martedì 24 aprile 2012
Un altro giro di giostra
Per questo la chemio mi piaceva e mi ci attaccavo come a una corda che qualcuno mi aveva gettato per salvarmi dalla tigre che avevo sopra di me e dal baratro che avevo sotto. Per questo intendevo farla prendendo coscienza di ogni goccia, osservando ogni suo effetto, partecipando alla sua azione con tutta la mia concentrata attenzione. La chemioterapia era l'inizio di un possibile altro pezzo di esistenza, un altro giro di giostra. E mi piaceva che nel gergo dell'ospedale il giorno dell'iniezione fosse chiamato « Day One », e che a cominciare da quello si stabilissero le scadenze dei vari esami e dei vari altri trattamenti da fare. Anche per me quello era il «primo giorno»...
Tiziano Terzani
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