... no, la vita è profumata come le notti estive.
La vita è un movimento continuo di idee, sensazioni, malattie, guarigioni, dolori, piaceri e voci.
La vita è un canto inesauribile, una vibrazione profonda e calda, che calma la mente e ci trasporta dall'altra parte.
La vita è due occhi scuri che sanno già cosa fare appena venuti alla luce.
La vita è lasciarsi trasportare dal movimento dell'acqua, cullare, sommergere, riemergere, apnea fiato, apnea fiato.
La vita è il rumore fragoroso di una risata inattesa, del volo di un falco tra i picchi all'orizzonte, di sotto il lago.
La vita è un sospiro aperto all'inverno, al riposo, al freddo manto bianco, all'impegno per una rinascita.
La vita è il ricordo del tempo che è passato, la nostalgia e la libertà di sciogliere le dita e le spalle e lasciar andare.
La vita è il piacere di un pranzo in compagnia, le gambe sotto il tavolo, godere della pienezza e dimenticare, per poco, la fretta.
La vita è il dolore tremendo per la perdita, e la lucidità di capire che su questo è costruita l'eternità.
La vita è la tua mano nella mia, "piccolo, mezzano, grande" e diventare saggi insieme, perché non c'è nulla che io ti possa insegnare che tu non sappia già.
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lunedì 16 luglio 2012
sabato 2 giugno 2012
Insieme
Di fronte a te diverso.
Nel tuo corpo, che conosco tra le pieghe di gioia
e dolore
Fino a uno sbuffo di fiato grosso e caldo
tra le orecchie
Le mani non abbastanza grandi
per i tuoi seni
E sapere che nella luce di questo sole
soli non saremo mai.
Mi hai passato il tuo volto
in una corsa di piena forza
Che di terreno perde ad ogni curva
la sua origine.
Qui di fronte alle nostre bocche rosse
e al nostro petto sudato e sporco
La certezza di appartenere insieme
all'assoluto.
Nel tuo corpo, che conosco tra le pieghe di gioia
e dolore
Fino a uno sbuffo di fiato grosso e caldo
tra le orecchie
Le mani non abbastanza grandi
per i tuoi seni
E sapere che nella luce di questo sole
soli non saremo mai.
Mi hai passato il tuo volto
in una corsa di piena forza
Che di terreno perde ad ogni curva
la sua origine.
Qui di fronte alle nostre bocche rosse
e al nostro petto sudato e sporco
La certezza di appartenere insieme
all'assoluto.
venerdì 9 marzo 2012
Lorelai
So, guess I got old
I was like trash on the sidewalk
I guess I knew why
Often it's hard to just sweet talk
I was old news to you then
Old news, old news to you then
You, you were like glue
Holding each of us together
I slept through July
While you made lines in the heather
I was old news to you then
Old news, old news to you then
Fell for the ruse with you then
Old news, old news to you then
And I still see you when I try to sleep
I see the garden, the tower, the street
Call out to nobody, call out to me
Chip on the shoulder, the diamond, the teeth
Now I can see how
We were like dust on the window
Not much, not a lot
Everything stolen or borrowed
I was old news to you then
Old news, old news to you then
Fleet Foxes
giovedì 8 marzo 2012
Un mattino
Essere vivo dentro di te
o morire nel seme di un fiore.
Avere sete o gioire
per il vento di marzo
che non sa abbracciare
ma strappare.
Ventre duro e gambe piegate
in muscoli nuovi,
nel dolore del parto,
ingordo
fluire
di vita.
Senza lotta o speranza
dentro te
un ricordo o un auspicio
della terra la polvere
di un bacio di sabbia.
Una donna
tutte le donne
e riconoscersi in un grido
o un sorriso.
Averti vicino
ogni giorno
senza chiedersi il motivo
o il destino,
e il pensiero diverso
di un sole nuovo
al mattino.
Un mattino.
o morire nel seme di un fiore.
Avere sete o gioire
per il vento di marzo
che non sa abbracciare
ma strappare.
Ventre duro e gambe piegate
in muscoli nuovi,
nel dolore del parto,
ingordo
fluire
di vita.
Senza lotta o speranza
dentro te
un ricordo o un auspicio
della terra la polvere
di un bacio di sabbia.
Una donna
tutte le donne
e riconoscersi in un grido
o un sorriso.
Averti vicino
ogni giorno
senza chiedersi il motivo
o il destino,
e il pensiero diverso
di un sole nuovo
al mattino.
Un mattino.
sabato 3 dicembre 2011
venerdì 9 settembre 2011
Pronto a ricevere il sole
in amore
sono passato dalla dipendenza
alla contro-dipendenza
come forma di difesa
alla mia personale debolezza
chiudendo la voce
disperdendo l'azione in mille interessi
inscenando sacrifici sull'altare
della solitudine
ma disidratato
denutrito
per la chiusura del cuore
ma la vita è stata generosa con me
e la mia compagna di una vita
generosa di due figli luminosi
comprensiva e attenta e dura e dolce
quanto serve
mi tiene ancora la mano e mi sorride
ogni giorno un velo
si solleva al sole
in meditazione
in ascolto
in contemplazione
nella rabbia che appare brucia e si trasforma
nella paura che stringe e lascia
nella fiducia e nella felicità
vento in faccia
alzo le braccia
pronto a ricevere il sole
sono passato dalla dipendenza
alla contro-dipendenza
come forma di difesa
alla mia personale debolezza
chiudendo la voce
disperdendo l'azione in mille interessi
inscenando sacrifici sull'altare
della solitudine
ma disidratato
denutrito
per la chiusura del cuore
ma la vita è stata generosa con me
e la mia compagna di una vita
generosa di due figli luminosi
comprensiva e attenta e dura e dolce
quanto serve
mi tiene ancora la mano e mi sorride
ogni giorno un velo
si solleva al sole
in meditazione
in ascolto
in contemplazione
nella rabbia che appare brucia e si trasforma
nella paura che stringe e lascia
nella fiducia e nella felicità
vento in faccia
alzo le braccia
pronto a ricevere il sole
venerdì 27 novembre 2009
Attesa
Nel letto, mi sposto sul fianco sinistro. Mi avvicino a Lorelei, l’abbraccio da dietro. Il braccio sinistro sotto il suo collo, la mano destra sulla sua pancia. Insieme, aspettiamo un nuovo raggio di sole.
La notte può essere lunga, ma il giorno arriva sempre.
Un nuovo raggio di sole cocente.
La notte può essere lunga, ma il giorno arriva sempre.
Un nuovo raggio di sole cocente.
giovedì 19 novembre 2009
lunedì 1 giugno 2009
Fiducia
Ti sogno che mi siedi accanto oggi come ieri.
Che mi sorridi perché abbiamo ritrovato un sorriso nuovo.
Come la luce del sole che filtra tra le nuvole.
E mi stringi le mani come a riconoscermi per la prima volta.
Non sappiamo dove ci troviamo, perché non abbiamo odori a cui andare.
I piedi stanchi, i corpi pesanti, le ossa piegate, le rughe sul viso.
Sappiamo dove siamo stati, ma dimentichiamo il perché.
Abbiamo solo il suono delle risate a perdifiato con Gabo, che ci hanno cambiato.
A ogni respiro. E la sua voce, mammapapà, ciao.
Che mi sorridi perché abbiamo ritrovato un sorriso nuovo.
Come la luce del sole che filtra tra le nuvole.
E mi stringi le mani come a riconoscermi per la prima volta.
Non sappiamo dove ci troviamo, perché non abbiamo odori a cui andare.
I piedi stanchi, i corpi pesanti, le ossa piegate, le rughe sul viso.
Sappiamo dove siamo stati, ma dimentichiamo il perché.
Abbiamo solo il suono delle risate a perdifiato con Gabo, che ci hanno cambiato.
A ogni respiro. E la sua voce, mammapapà, ciao.
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