martedì 23 marzo 2010

Mente d'amore



La primavera giunge lenta e calma
per permettere all'inverno di ritirarsi
lento e calmo.
Il colore delle montagne questo pomeriggio
è sfumato di nostalgia.
Il terribile fiore della guerra
ha lasciato le sue impronte -
infiniti petali di separazione e morte
bianchi e viola.


Molto teneramente, una ferita si apre
nel profondo del mio cuore.
Il suo colore è il colore del sangue, 
la sua natura è la natura della separazione.
La bellezza della primavera blocca il mio cammino.
Come potrò trovare un altro sentiero per la montagna?


Soffro così  tanto. La mia anima è gelata.
Il mio cuore vibra come la fragile corda di un liuto
lasciato aperto in una notte di tempesta.
Si, è là. La primavera è proprio arrivata.
Ma il mattino può essere ascoltato 
chiaro, inconfondibile,
nel canto meraviglioso degli uccelli.
La nebbia mattutina si è già levata.
La brezza della primavera nella sua canzone
esprime sia il mio amore sia la mia disperazione.
Il cosmo è così indifferente. Perché?
A questo porto giunsi solo, 
e ora parto in solitudine.


Ci sono così tanti sentieri che portano alla terra natia.
Mi parlano tutti, in silenzio. Invoco l'Assoluto.


La primavera è giunta
in ogni angolo delle dieci direzioni.
La sua canzone, ahimè,
è solo una canzone di partenza.

Thich Nhat Hanh, Mente d'Amore

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