martedì 23 marzo 2010

9. Il sapere


Il sapere è un lampo di luce tra due tenebre; ma il sapere non può andare al di sopra e al di là di quelle tenebre. Il sapere è essenziale per la tecnica, come il carbone per la locomotiva; ma non può spingersi nell’ignoto. L’ignoto non si lascia cogliere nella rete del noto. Il sapere deve essere messo da parte perché l’ignoto sia; me come è difficile ciò!
[…]
L’accrescimento del sapere è come ogni altro accrescimento; offre una via di fuga dalla paura del vuoto, della solitudine triste, della frustrazione, della paura di essere niente. La luce del sapere è una tettoia delicata e fragile, sotto la quale si trova una tenebra che la mente non può penetrare. La mente ha paura di questo ignoto, onde si rifugia nel sapere, in teorie, speranze, immaginazione; e questo stesso sapere è un ostacolo alla comprensione dell’ignoto. Mettere da parte il sapere è un invito alla paura; e rinnegare la mente, che è il solo strumento di percezione che abbiamo, è rendersi vulnerabili al dolore, alla gioia. Ma non è facile mettere da parte il sapere. L’ignoranza è la mancanza di coscienza di sé; e il sapere è ignoranza quando non vi sia comprensione dei modi dell’io. La comprensione dell’io è affrancamento dal sapere.

Jiddu Krishnamurti, La mia strada è la tua strada

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