Gabo aveva quasi tre mesi.
Ricordare! Sono stati mesi di estrema fatica.
Scrissi una poesia. Robetta, ma un bel ricordo.
Se dormo non grido
chè il sonno è il ritorno alla pancia
Se dormo non vedo
Mi sento diverso da quanto ti ho perso
Mi sento diverso e disperso
Sveglio e agitato
mani sulla faccia
Mani sulla faccia
sono in attesa di un volto
Gli oggetti intorno
si muovono veloci
Sembrano chiedere
l’attenzione che non meritano
Sono lontano
Preoccupato a fare
la mia figura da padre
In attesa
Pronto a vestire
la mia figura da padre
Mamma! Mi chiedo
dove sono oggi
in mezzo a queste persone?
Mamma! Ti chiedo
perchè mi sento
come un piccolo sole?
Caldo tondo
esterno bruciante
Tu chi sei?
Non ti riconosco
Sorridi
come un osso di seppia
E suoni
Senza capire
mi guardi
E con gli occhi
ricerchi
Sono lontano
Preoccupato a fare
la mia figura da padre
In attesa
Pronto a vestire
la mia figura da padre
lunedì 9 febbraio 2009
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