Oggi, 17.30, buio di novembre.
Vedo le luci delle case e delle strade
dalla finestra grigia dai miei occhi
grigi.
Apro i vetri e sento il freddo,
quasi inverno,
entrare nelle mie narici
congestionate di lavoro.
Il prato verde, le spighe di grano,
il tepore del sole, lo spazio aperto,
il cimitero di farfalle.
Soltanto altri luoghi della memoria.
Nessun commento:
Posta un commento