Prima di essere contaminati dalla cosiddetta educazione,
molti bambini sono in contatto con l’inconoscibile: e lo dimostrano in
tantissimi modi. Ma presto l’ambiente incomincia a rinchiudersi su di loro, e
crescendo sono destinati a perdere quella voce, quella bellezza che non si
trova in nessun libro e non si impara in nessuna scuola. Perché? Non diciamo
che la vita è troppo per loro, che devono affrontare la dura realtà
dell’esistenza, che è il loro karma, che è il peccato originale: tali
affermazioni sono senza senso. La felicità creativa è per tutti e non solo per
pochi: tu puoi esprimerla in un modo e io in un altro, ma continua a essere per
tutti. la felicità creativa non ha un valore di mercato; non è un bene che può
essere venduto al miglior offerente, ma è la sola cosa che può essere di tutti,
per tutti.
Jiddu Krishnamurti, Il silenzio della mente, ed. Mondadori
Nessun commento:
Posta un commento