martedì 27 dicembre 2011

Qualcosa da dire

1.
mi regalano una sciarpa. per portarci sempre con te, mi dicono.
sorrido alla sciarpa come mi guardassero.

2.
soddisfatta e sorridente, ripone il suo nuovo ipad con tanto di scatola nella sua borsa.
e se la scatola fosse vuota?

3.
entra nel vagone, parla e si muove come fosse il padrone del treno.
siede accanto a due uomini di colore, con i quali parla con violenza.
forse pensa di essere il padrone di quei due uomini.

4.
ha un berretto rosa di lana che si appoggia al viso accigliato.
tolto il cappello, sembra si alleggerisca di un peso.

5.
mi mostra il suo nuovo ipad, appena entro nella stanza. confondo i simboli.
non capisco quale dei due sia più irreale, se lui o l'oggetto che tiene in mano.

6.
ha mal di denti. il giorno di natale ha pianto, per questo.
più vicino a maria.

7.
aveva a cuore la salvezza del mondo. ma osservava le cose da dietro lo specchio dell'ideologia.
la sua voce aveva forza. la sua bocca era preziosa.
il suo giudizio rischia di diventare vecchio prima del tempo.

8.
parla senza riuscire ad arrivare alla fine.
come stesse girando intorno al suo pensiero. mettendo alla prova la nostra pazienza.
ha davvero qualcosa da dire. ma non trova il passaggio che le permetterebbe il riposo.

9.
siedo alla loro tavola felice di non essere a casa. di non essere preparato.
ringrazio per la loro ospitalità, per quanto necessaria, contratta. in fondo, siamo solo di passaggio.

10.
pensa alla morte come a una presenza fisica. assaggia il sapore della sua sopravvivenza attraverso i necrologi altrui, mentre tutte le ossa le dolgono. da una luce accesa di notte, sospetta tragedia e dolore, che non augura, ma desidera come una belva affamata di dolore.
addestrata alla caccia, ricerca nel dolore altrui il sollievo per il proprio.

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