1.
si esibisce davanti ai miei occhi, sul sedile di fronte del treno.
ma manca di ritmo, perché lo sforzo è troppo grande.
2.
mi parla della sua insonnia, senza riconoscerne l'origine.
è lontana da sé. spaventata.
in nessun luogo.
3.
il suo pelo col freddo si gonfia, riempie e scalda.
i suoi occhi si fanno più dolci.
l'inverno ammorbidisce.
4.
sembra che abbia perso i suoi capelli nell'iphone.
l'irrequietezza con cui digita lettere virtuali.
tacco punta della scarpa per terra a battere il ritmo della sua inquietudine.
5.
i suoi occhi azzurri lacerano il nero dei capelli e accendono il pallore del viso.
ha cuffie nelle orecchie e cerca un ritmo silenzioso che la rende più acuta.
la bellezza sfiorisce. che la luce rimanga a lungo.
6.
suona un clarinetto morbido e leggero. intonato a dovere.
da uno zaino una base musicale distorta da batterie scariche e volume eccessivo.
sceglie pezzi non banali. sofisticati non è la parola giusta.
impopolari, forse.
raccoglie pochi soldi.
7.
ha buchi alle ginocchia. più vuoti che pieni, vien da chiedersi come possano stare su, quei pantaloni.
la barba bianca e lunga ingiallita dal fumo.
un sacco di plastica verde mare, di quelli che non circolano più, gonfio di cose.
quali oggetti contiene?
quali sacchi di vita portano a questa solitudine?
8.
sembra amarlo come prima di nascere.
preparano un viaggio per il sudafrica.
una lucente e giovane fede si impone sull'anulare di lui.
corona o catena?
9.
mi parla guardandomi negli occhi, ma con il viso girato di trenta gradi.
la sua intensità è amplificata dalla sofferenza. c'è un dolore non curato.
che fa inclinare la testa.
almeno quanto il mio, che spinge il mio busto in avanti, mentre le rispondo.
le voci sono calme, ma nascondo un'energia speciale. introversa.
che preferisce tacere.
10.
lo osservo da vicino, e per un attimo ne catturo l'età avanzata.
in quel collo, in quegli occhi azzurri.
lascio che la sua presenza mi calmi.
c'è così tanto amore. e quando sorride è come il sole che squarcia le nuvole.
di questo, si nutre il suo ego?
della pace degli altri?
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