lunedì 17 maggio 2010
Osservare
1.
Osservare da vicino la Grecia è una duplice necessità: permette di capire quanto fragile sia un paese di fronte alle speculazioni internazionali e ai ricatti del Fondo Monetario Internazionale; dovrebbe prepararci al peggio, perché basta poco, bastano alcune idee o alcuni interessi incrociati, per fare dell’Italia il prossimo paese al centro di una grande speculazione, tale da far crollare un sistema che ha nel debito pubblico la sua debolezza strutturale, negli sprechi il suo tumore e in una classe politica incapace la sua inadeguatezza.
2.
Che cosa guardiamo quando osserviamo un volto?
Linee chiuse?
Ricordi?
Immagini ricalcate allo specchio?
Illusioni sorrette da emozioni antiche?
Bisogni mascherati da comprensione?
Desideri esteticamente condizionati?
Legami di sangue?
Germinazioni cognitivo-comportamentali?
Memorie dell’infinito?
3.
Guardando da lontano l’ecatombe ecologica del Golfo del Messico, dove le solite disattenzioni onnipotenti e criminali dell’uomo hanno creato una sorgente di veleno laddove dominava equilibrio e armonia, dimentichiamo che il petrolio da almeno tre mesi ha un prezzo al barile molto basso.
Perché un litro di benzina verde in Italia costa più di 1,40 euro? Colpa dell’euro debole? Colpa del cartello delle aziende petrolifere? Colpa mia, che mi ostino a fare il pieno ogni settimana?
4.
Mentre gli occhi di Gabo mi osservano sotto le palpebre nella sua finzione del dormiveglia, in auto, sulla strada per la piscina, ricordo di quando, alla sua età, fingevo talmente bene di dormire da ingannare regolarmente i miei genitori. Mio padre, affettuoso e rassegnato, mi prendeva in braccio per portarmi a letto. Una forma di pigrizia, la mia? O la ricerca implicita di un abbandono già impossibile?
5.
Hai occhi grandi, che cambiano colore con la luce del sole.
(non potrei dire dal mio sguardo come ti soffermi sulle cose del mondo)
6.
Uniamo tra loro i raggi di una ruota, ma è il buco al centro che fa muovere il carro. Diamo forma all’argilla per creare un vaso, ma è il vuoto al suo interno che contiene tutto quello che vogliamo. Fabbrichiamo una casa con il legno, ma è il suo spazio interno che la rende vivibile.
7.
Osservando il vento dal movimento delle foglie capiamo il funzionamento dell’anima. La spiritualità è cogliere l’invisibile dal movimento visibile. O qualcosa del genere.
8.
Lo avrai visto il mio piede pesante, con la sua enorme ombra, mentre si avvicinava a schiacciarti distratto e indifferente, come solo l’uomo sa essere? Eri solo uno delle decine di maggiolini che attraversavano il marciapiede, alla ricerca dell’umidità della terra. La tua corazza scura aveva riflessi violacei. Mancarti è stata la fortuna più grande di questa stupida giornata di sole.
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