In camera di mamma e papà, sul lettone.
Si avvicina a una lampada sul comodino e a bassa voce:
luce, non ti spegnere mai.
Poi mi guarda e dice:
papà, ho detto un segreto alla luce!
lunedì 31 maggio 2010
Citazione Gabo #75
Sull'altalena...
Io voglio stare qui sempre. Anche quando è notte.
Anche quando voi siete morti, quando siete diventati il cielo e i fiori.
Io voglio diventare un fiore giallo. Ma non i denti di leone.
I girasoli!
Io voglio stare qui sempre. Anche quando è notte.
Anche quando voi siete morti, quando siete diventati il cielo e i fiori.
Io voglio diventare un fiore giallo. Ma non i denti di leone.
I girasoli!
sabato 29 maggio 2010
Con i limoni
Gabo ha un gusto speciale per le canzoni aperte, ariose e ironiche.
Qui, l'aggancio è stato "uno che piscia da sotto in su".
Il brano di Jannacci è un vero gioiello.
Certo, all'asilo a Gabo ogni tanto scappa "spariranno tutti i rompicoglioni".
Ma quando canta "uno che guida ma non si fida", ecco, ci penso e penso che pensarci su è sciocco.
Le parolacce sanno essere poesia.
"I love you!"
Qui, l'aggancio è stato "uno che piscia da sotto in su".
Il brano di Jannacci è un vero gioiello.
Certo, all'asilo a Gabo ogni tanto scappa "spariranno tutti i rompicoglioni".
Ma quando canta "uno che guida ma non si fida", ecco, ci penso e penso che pensarci su è sciocco.
Le parolacce sanno essere poesia.
"I love you!"
venerdì 21 maggio 2010
I milanesi ammazzano il sabato
La mia vita è un chilometro da qua
So quello che ho
La certezza di ogni novità
E' il senso di abitudine già dalla sua metà
Ma se non fermassi qua
Guidando fino a che
Fino a svanire e ridere
Morire oppur rivivere
Me solo per me
La mia casa è un chilometro da qui
Con tu ed emma un regno
Beh ecco il vostro re
Aterhours
19. La ricerca della verità
Dio lo si trova cercando? Si può forse cercare l’inconoscibile? Per trovare, bisogna sapere quello che si cerca. Se cercate per trovare, quello che troverete sarà una proiezione del vostro io; sarà ciò che desiderate e la creazione del desiderio non è la verità. Cercare la verità è negarla. La verità non ha una dimora stabile, fissa; non c’è sentiero, non c’è guida per la verità, e la parola non è verità. […]
La stessa concezione che la conoscenza di sé è difficile a conseguirsi è un ostacolo alla conoscenza di sé. Se posso dare un consiglio, direi che non si deve supporre che sarà difficile o richiederà molto tempo; non si deve predeterminare ciò che è e ciò che non è. Cominciate. La conoscenza di sé va scoperta nell’azione dei rapporti; ed ogni azione è rapporto. La conoscenza di sé non viene dall’isolamento, dal ritiro; la negazione di ogni rapporto è la morte. La morte è l’ultima resistenza. La resistenza, che è soppressione, sostituzione o sublimazione sotto qualunque forma, è un ostacolo al fluire della conoscenza di sé; ma la resistenza va scoperta nei rapporti, nell’azione. La resistenza, positiva o negativa, con i suoi confronti e giustificazioni, le sue condanne e le sue identificazioni, è la negazione di ciò che é. Ciò che è è l’implicito; e la consapevolezza dell’implicito, senza scelta alcuna, è la sua rivelazione. Questa rivelazione è il principio della saggezza. La saggezza è essenziale per l’avvento dell’incognito, dell’inesauribile.
Jiddu Krishnamurti - La mia strada è la tua strada
La stessa concezione che la conoscenza di sé è difficile a conseguirsi è un ostacolo alla conoscenza di sé. Se posso dare un consiglio, direi che non si deve supporre che sarà difficile o richiederà molto tempo; non si deve predeterminare ciò che è e ciò che non è. Cominciate. La conoscenza di sé va scoperta nell’azione dei rapporti; ed ogni azione è rapporto. La conoscenza di sé non viene dall’isolamento, dal ritiro; la negazione di ogni rapporto è la morte. La morte è l’ultima resistenza. La resistenza, che è soppressione, sostituzione o sublimazione sotto qualunque forma, è un ostacolo al fluire della conoscenza di sé; ma la resistenza va scoperta nei rapporti, nell’azione. La resistenza, positiva o negativa, con i suoi confronti e giustificazioni, le sue condanne e le sue identificazioni, è la negazione di ciò che é. Ciò che è è l’implicito; e la consapevolezza dell’implicito, senza scelta alcuna, è la sua rivelazione. Questa rivelazione è il principio della saggezza. La saggezza è essenziale per l’avvento dell’incognito, dell’inesauribile.
Jiddu Krishnamurti - La mia strada è la tua strada
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Piedi di farfalle
[il testo di una mia canzone che suoneremo domani sera]
ed il cielo è sempre più grigio
cacche di passeri e motori di passaggio
io ti ho amato per quella che sei
fino a quando hai voluto donarmi il mondo intero
cosa che non puoi
ma io muoio per te
in questo prato senza fiori e senza odori
ed il mio corpo è sempre più pigro
mani di petali e piedi di farfalle
io ti ho perduto per quella che sei
in un giorno di pioggia ho tradito il mondo intero
davanti agli occhi tuoi
ma io cado per te
in questo cielo senza luci e senza suoni
il tuo volto riposa e sorride nel vuoto del mio cuore
e sei solo un ricordo
e sei solo un ricordo
e sei solo un ricordo
e sei solo tu
martedì 18 maggio 2010
Goolij Niger live alla Casa dei Popoli - Villasanta (MB)
Sabato 22 maggio alle ore 18,30 ho il piacere di suonare alla Casa dei Popoli di Villasanta, via Garibaldi 6 (in centro, accanto al supermercato Coop).
Sarà una serata speciale per almento due ragioni:
dopo un po' di mesi, suoneremo pezzi del repertorio dei Goolij Niger, brani editi e inediti.
al concerto parteciperà come ospite in alcuni brani l'amico e luminoso chitarrista Pietro Motta, a suo tempo membro fondatore dei Goolij Niger. Una festa!
E tutto questo, senza costo di ingresso, con il prezzo della birra più basso che mi sia dato conoscere, e prima, ben prima della finale di Champions League con l'Internazionale (di cui ricordo il motivetto!).
I Goolij Niger:
Guglielmo Nigro - piano e voce
Stefano "Big Voodoo Daddy" Chiodini - sax tenore, sax soprano, flauto traverso
ospite:
Pietro Motta - chitarra acustica
[musica di specie]
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lunedì 17 maggio 2010
Osservare
1.
Osservare da vicino la Grecia è una duplice necessità: permette di capire quanto fragile sia un paese di fronte alle speculazioni internazionali e ai ricatti del Fondo Monetario Internazionale; dovrebbe prepararci al peggio, perché basta poco, bastano alcune idee o alcuni interessi incrociati, per fare dell’Italia il prossimo paese al centro di una grande speculazione, tale da far crollare un sistema che ha nel debito pubblico la sua debolezza strutturale, negli sprechi il suo tumore e in una classe politica incapace la sua inadeguatezza.
2.
Che cosa guardiamo quando osserviamo un volto?
Linee chiuse?
Ricordi?
Immagini ricalcate allo specchio?
Illusioni sorrette da emozioni antiche?
Bisogni mascherati da comprensione?
Desideri esteticamente condizionati?
Legami di sangue?
Germinazioni cognitivo-comportamentali?
Memorie dell’infinito?
3.
Guardando da lontano l’ecatombe ecologica del Golfo del Messico, dove le solite disattenzioni onnipotenti e criminali dell’uomo hanno creato una sorgente di veleno laddove dominava equilibrio e armonia, dimentichiamo che il petrolio da almeno tre mesi ha un prezzo al barile molto basso.
Perché un litro di benzina verde in Italia costa più di 1,40 euro? Colpa dell’euro debole? Colpa del cartello delle aziende petrolifere? Colpa mia, che mi ostino a fare il pieno ogni settimana?
4.
Mentre gli occhi di Gabo mi osservano sotto le palpebre nella sua finzione del dormiveglia, in auto, sulla strada per la piscina, ricordo di quando, alla sua età, fingevo talmente bene di dormire da ingannare regolarmente i miei genitori. Mio padre, affettuoso e rassegnato, mi prendeva in braccio per portarmi a letto. Una forma di pigrizia, la mia? O la ricerca implicita di un abbandono già impossibile?
5.
Hai occhi grandi, che cambiano colore con la luce del sole.
(non potrei dire dal mio sguardo come ti soffermi sulle cose del mondo)
6.
Uniamo tra loro i raggi di una ruota, ma è il buco al centro che fa muovere il carro. Diamo forma all’argilla per creare un vaso, ma è il vuoto al suo interno che contiene tutto quello che vogliamo. Fabbrichiamo una casa con il legno, ma è il suo spazio interno che la rende vivibile.
7.
Osservando il vento dal movimento delle foglie capiamo il funzionamento dell’anima. La spiritualità è cogliere l’invisibile dal movimento visibile. O qualcosa del genere.
8.
Lo avrai visto il mio piede pesante, con la sua enorme ombra, mentre si avvicinava a schiacciarti distratto e indifferente, come solo l’uomo sa essere? Eri solo uno delle decine di maggiolini che attraversavano il marciapiede, alla ricerca dell’umidità della terra. La tua corazza scura aveva riflessi violacei. Mancarti è stata la fortuna più grande di questa stupida giornata di sole.
domenica 16 maggio 2010
Watching the planets
Oh oh oh, watching the planets
Oh oh oh oh oh
Oh oh oh, watching the planets align
Oh oh oh, what is the reason?
Oh oh oh oh oh
Oh oh oh, I got no reason to lie
Yes yes yes, killing the ego
Yes yes yes alright
Yes yes yes, killing the ego tonight
No no no, I got no secrets
No no no no no
No no no, I got not secrets to hide
Oh oh oh oh oh
Oh oh oh oh oh
Oh oh oh oh oh
See, the sun's gonna rise
See, the sun's gonna rise
And take your fears away
Like the soft tit on the motherbrain
Oh oh oh, finding the answer
Oh oh oh oh oh
Finding that there ain't no answer to find
Oh oh oh, watching the planets
Oh oh oh oh oh
Oh oh oh, watching the planets align
Oh oh oh, building a fire
Oh oh oh oh oh
Oh oh oh, burning the bible tonight
Oh oh oh, watching the eagle
Oh oh oh oh oh
Oh oh oh, watching the eagle fly
Oh oh oh
Oh oh oh oh oh
The Flaming Lips
venerdì 14 maggio 2010
La grande foresta
Pensa a tutto quello che è successo qui, su questa terra. Tutto il sangue caldo e forte per la vita, per il piacere, che ci è stato riversato dentro. Certo, anche per la pena e la sofferenza, ma pur sempre traendone fuori qualcosa in cambio, traendone fuori molto, perché dopo tutto non è necessario continuare a sopportare quello che si crede sia la sofferenza; si può sempre scegliere di smettere, di darci un taglio. E persino la pena e la sofferenza sono meglio di niente; c’è una sola cosa peggiore del non essere vivi, ed è la vergogna. Ma non si può essere vivi in eterno, e la vita si consuma sempre molto prima di avere esaurito le possibilità di viverla. E tutto questo deve essere da qualche parte; tutto ciò non può essere stato inventato e creato solo per essere gettato via. E la terra è poco profonda; non ce n’è molta prima di arrivare alla roccia. E la terra non vuole solo tenersi le cose, accumularle; vuole riusarle. Guarda i semi, le ghiande, quello che succede persino a una carcassa quando si prova a seppellirla: anche la carcassa si rifiuta, ribolle e lotta finché non raggiunge di nuovo l’aria e la luce, sempre a caccia del sole. E loro [le stelle lucide e gelide], loro non la vogliono, non ne hanno bisogno. Inoltre, anche lei, perché dovrebbe voler andarsene in giro lassù, quando così com’era non ha avuto abbastanza tempo per farlo sulla terra, quando sulla terra c’è un sacco di spazio, un sacco di posti ancora immutati da quando il sangue li usò e vi provò piacere mentre era ancora sangue?
William Faulkner
martedì 11 maggio 2010
domenica 9 maggio 2010
sabato 8 maggio 2010
venerdì 7 maggio 2010
Embrionico
puoi essere un uomo
un cane che piscia al vento
un fiore piegato al sole
un lombrico pallido
uno scarto intestinale
un foglio di carta
un'unghia spezzata
una lacrima
un albero enorme
un alveare
un boccone per gatti
una ruota
un seme
un lungo capello caduto
quanti anni per decomporre un capello?
The ego's last standing
It's heavier now
Once you see their faces
Oh, they're just like us
It's heavier once
You stand in their places
Oh, the ego is crushed
The only way out
Is destroy all traces
Oh, destroying yourself
There's no way back
It's complete devastation
Oh, there's no way out
No way out
How can you still believe
What you believe
There's no way out
How can you believe
What you still believe
The red worm is calm
The dawn's shadow changes
Oh, the sparrow looks up
Red spots on the sun
Is there evil in nature
Oh, the eagle's spread claw
An invisible cloud
Makes invisible changes
Oh, the ant takes the crumb
A man holds a gun
There's no explanation
Oh, he shoots at the sun
The Flaming Lips
mercoledì 5 maggio 2010
Sei liquida
Sei liquida,
una marea che monta
in fase lunare
mentre la luce del giorno
attende la nuova vita.
Per offendere e dividere.
Per il pianto
che primo si manifesta a se stesso.
Per il sorriso del primo sguardo
che conosce già, secondo figlio,
nei rumori intestinali,
nelle pulsazioni ritmiche
degli appoggi del vento,
della danza polmonare,
del muscolo involontario
che volontario lo nutre.
Di liquidi, sei preziosa.
Acqua che gonfia
deforma e restituisce
alla mostra del tempo,
nella struttura di un amore
nuovo, come radice d’albero.
Non fiore non frutto,
radice dura che dura
si allunga nella terra,
che sola alla Terra si dona.
Sei la pazienza dell’onda
che muove dall’ombra
e si rivela nel lungo cammino,
nell’attesa della riva,
e tutto rimescola
senza grumi senza pace
senza attenzione senza voce.
Stanca ti appoggi a me
scogliera che argina
l’inafferrabile movimento.
Che siete due.
Uno.
Nella rotondità del ventre,
in mia assenza.
Sono solo seme
e immaginazione.
E immobile rifugio,
provo assenze di eclisse
nell’impossibile cerchio
della comprensione
che non è mia,
chiusa all’esperienza
che invidio, assetato.
Di te, che sei acqua
profonda donna eterna
madre figlia moglie
senza riposo di senso
nell’avermi risposto
sempre con il dubbio
di una domanda.
“Deve cambiare per sempre?”
Come un figlio, tuo
Appartengo a un legame perduto
di affetto negato,
di madre non mia.
Tu, che madre sei
liquida, rinnovata,
consacrata alla luna.
Sempre.
una marea che monta
in fase lunare
mentre la luce del giorno
attende la nuova vita.
Per offendere e dividere.
Per il pianto
che primo si manifesta a se stesso.
Per il sorriso del primo sguardo
che conosce già, secondo figlio,
nei rumori intestinali,
nelle pulsazioni ritmiche
degli appoggi del vento,
della danza polmonare,
del muscolo involontario
che volontario lo nutre.
Di liquidi, sei preziosa.
Acqua che gonfia
deforma e restituisce
alla mostra del tempo,
nella struttura di un amore
nuovo, come radice d’albero.
Non fiore non frutto,
radice dura che dura
si allunga nella terra,
che sola alla Terra si dona.
Sei la pazienza dell’onda
che muove dall’ombra
e si rivela nel lungo cammino,
nell’attesa della riva,
e tutto rimescola
senza grumi senza pace
senza attenzione senza voce.
Stanca ti appoggi a me
scogliera che argina
l’inafferrabile movimento.
Che siete due.
Uno.
Nella rotondità del ventre,
in mia assenza.
Sono solo seme
e immaginazione.
E immobile rifugio,
provo assenze di eclisse
nell’impossibile cerchio
della comprensione
che non è mia,
chiusa all’esperienza
che invidio, assetato.
Di te, che sei acqua
profonda donna eterna
madre figlia moglie
senza riposo di senso
nell’avermi risposto
sempre con il dubbio
di una domanda.
“Deve cambiare per sempre?”
Come un figlio, tuo
Appartengo a un legame perduto
di affetto negato,
di madre non mia.
Tu, che madre sei
liquida, rinnovata,
consacrata alla luna.
Sempre.
martedì 4 maggio 2010
Jam Session Filosofica - Castano Primo (MI)
Freud contro Nietsche contro Marx.
Una sfida inconciliabile di idee, paradigmi e ironia.
Ovvero, una jam session filosofica dei nostri tempi.
Il nuovo evento si terrà a
Villa Rusconi - 6 maggio
Castano Primo (MI) , ore 21:00
Ingresso libero
Al termine della serata verrà offerto un rinfresco
Io improvviserò qualcosa. Tra un'internazionale e un inno nazionale tedesco.
Musica di specie
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