Io tu flora 
tu io fauna 
Io tu pelle 
io tu porta 
e finestra 
tu io osso 
tu io oceano
tu io audacia 
tu io meteorite 
Io tu chiave d’oro 
io tu straordinario 
tu io parossismo 
Tu io parossismo 
e paradosso 
io tu clavicembalo 
tu io silenziosamente 
tu io specchio 
io tu orologio
Tu io miraggio 
tu io oasi 
tu io uccello 
tu io insetto 
tu io cateratta
Io tu luna 
tu io nuvola 
tu io alta marea
Io tu trasparente 
tu io penombra 
tu io limpido 
tu io castello vuoto 
e labirinto 
Tu io parallasse
e parabola 
tu io in piedi 
e disteso 
tu io obliquo 
Io tu equinozio 
io tu poeta 
tu io danza
io tu particolare 
tu io perpendicolare 
e soppalco 
Tu io visibile 
tu io silhouette
tu io infinitamente 
tu io indivisibile 
tu io ironia 
Io tu fragile 
io tu ardente 
io tu foneticamente 
tu io geroglifico 
Io tu spazio
tu io cascata 
io tu cascata 
a mia volta ma tu 
tu io fluido 
tu io stella filante 
tu io vulcanico 
noi noi polverizzabile 
Noi noi scandalosamente
giorno e notte
noi noi oggi stesso
tu io tangente
io tu concentrica
Tu io solubile 
tu io insolubile 
tu che mi asfissi 
e io liberatrice 
tu io pulsante
Tu io vertigine
tu io estasi
tu io appassionatamente
tu io assoluto
io tu assente
tu io assurdo
(prendere corpo)
Io tu narice io tu capigliatura
io tu anca
tu mi ossessioni
io tu petto
io busto tu petto poi tu volto
io tu corsetto
tu io odore tu io vertigine
tu scivoli
io tu coscia io ti accarezzo
io tu fremito
tu mi scavalchi
tu io insopportabile
io tu amazzone
io tu gola io tu ventre
io tu gonna
io tu giarrettiera io tu calze io tu Bach
sì io tu Bach per clavicembalo seno e flauto
io tu tremante 
mi seduci mi assorbi 
ti contendo 
ti rischio ti scalo 
mi sfiori 
ti navigo
ma tu mi agiti 
mi sfiori mi racchiudi
tu io carne cuoio pelle e morso 
tu io slip nero 
tu io ballerine rosse 
e quando tu niente tacchi alti sui miei sensi 
tu i coccodrilli 
tu le foche tu le affascini 
mi copri 
ti scopro t’invento 
talvolta ti abbandoni
tu io labbra umide
ti libero ti deliro
mi deliri e mi seduci
io tu spalla io tu vertebra io tu caviglia
io tu ciglia e pupille
e se io scapola non prima dei polmoni
anche lontana tu io ascelle
ti respiro
giorno e notte ti respiro
io tu bocca
io tu palato io tu denti io tu unghie
io tu vulva io tu palpebre
io tu fiato
io tu inguine
io tu sangue io tu collo
io tu polpacci io tu certezza
io tu guance e vene
io tu mani
io tu sudore
io tu lingua
io tu nuca
io ti navigo
io tu ombra io tu corpo e fantasma
io tu retina nel mio soffio
tu tu iride
io ti scrivo
tu mi pensi
(traduzione di alfredo riponi, presa dall'ottimo sito Imperfetta Ellissi)
sabato 27 febbraio 2010
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Tutti i testi e le immagini di questo blog sono (c) di
Guglielmo Nigro, salvo dove diversamente indicato.
Guglielmo Nigro, salvo dove diversamente indicato.
Puoi diffonderli a tuo piacere ma ti chiedo di
esplicitare sempre l'autore e/o la fonte.
esplicitare sempre l'autore e/o la fonte.
10 commenti:
http://ellisse.altervista.org/index.php?/archives/431-Gherasim-Luca-Prendere-corpo.html
bella traduzione...
Bella traduzione davvero...peccato che sia proprietà intellettuale di Alfredo Riponi e pubblicata il 16 febbraio 2010 sul lit-blog Imperfetta Elllisse di Giacomo Cerrai.
se lei si fregia di questa dichiarazione d'intenti
"Tutti i testi e le immagini di questo blog sono (c) di
Guglielmo Nigro, salvo dove diversamente indicato.
Puoi diffonderli a tuo piacere ma ti chiedo di
esplicitare sempre l'autore e/o la fonte."
perchè poi non è il primo a rispettarla citando la fonte della stessa?
complimenti ad alfredo e a rita per l'ottimo lavoro che fate.
e a imperfetta ellisse per il lavoro di diffusione sulla poesia che porta avanti con grande passione.
il mio è stato un errore veniale dovuto alla fretta.
ho corretto.
non credo sia necessaria eccessiva acredine.
evviva le proprietà intellettuali!
guglielmo
"Tutti i testi e le immagini di questo blog sono (c) di
Guglielmo Nigro, salvo dove diversamente indicato.
Puoi diffonderli a tuo piacere ma ti chiedo di
esplicitare sempre l'autore e/o la fonte."
Guglielmo, perché parli di acredine?
Le parole che leggiamo qui sopra sono le tue, ovvero quelle di una persona che ha bisogno di "esplicitare"...
a.
alfredo, questione di accenti.
leggi il messaggio di rita.
credo che la tua segnalazione fosse già esaustiva (e mi avrebbe permesso di rimediare alla dimenticanza).
in merito al disclaimer che citate... questione di accenti, di nuovo.
tu porti l'attenzione sul citare la fonte, per me vuole sottolineare la libertà di utilizzare i testi.
comunque, nessuna volontà di polemizzare. grazie per l'opportunità di specificare il tuo lavoro.
guglielmo
Credo che, in un’operazione di copia, si possa anche dimenticare il nome del traduttore – non importa, e non m’importa – ma non il sito da cui è stato prelevato un testo. Nel tuo caso io non imputerei l’errore alla fretta, ma alla leggerezza con la quale manipoliamo la parola “letteraria”, che non è mia o tua, ma alla quale si può conferire o togliere qualsiasi dignità, secondo l’uso che se ne fa. La parola letteraria non è una parola usa e getta, copia e incolla, ma ha un peso, una risonanza emotiva. Anche “tradurre” non è distaccarsi dall’opera, dall’originale, ma aderirvi “passionnément”…
a.
non pretendo che si provi a seguire la cronologia del mio blog, o fare un approfondimento.
http://ilgabo.blogspot.com/2010/03/perche-la-poesia.html
http://ilgabo.blogspot.com/2010/03/perche-la-poesia.html
ma per lo meno il dubbio...
a ognuno i proprio pregiudizi intellettuali (e mediatici).
g.
Il tuo link, la cronologia, non aggiunge nulla di nuovo....
*
Puoi diffonderli a tuo piacere ma ti chiedo di esplicitare “sempre” l'autore e/o la fonte.
Il “disclaimer” o, detto nella lingua italiana, la “rinuncia ai diritti”, è molto chiaro: libertà di usare i testi salvo citazione, o come dici tu “esplicitazione”, della fonte e dell’autore. Se vuoi parlare di accenti, io lo metterei sul “sempre”. Se questo vale per il tuo blog, i tuoi testi e le tue immagini, tanto più deve valere per i testi altrui. Qui non vale “l’autore e/o la fonte”, perché hai attinto da un blog letterario, dove si fa chiaro riferimento ad un lavoro di traduzione. Quindi dovevi citare l’autore, la fonte e eventualmente, dimostrando attenzione per il suo lavoro, il traduttore. Così facendo, invece, non hai solo usato liberamente un testo, ma hai fatto passare per tuo il lavoro di traduzione. Leggendo “attentamente” il post su “Imperfetta ellisse”, non avresti fatto questo errore.
Il fatto che tu abbia avuto molto tempo per “rettificare” non depone a favore della tua buona fede.
A me personalmente fa molto piacere la massima diffusione dei testi letterari, traduzioni o altro, ma con più attenzione e meno superficialità.
Spero che tu sia d’accordo con me.
a.
mi sembra che tu abbia espresso ampiamente il tuo parere.
non posso fare a meno che registrare l'insistenza sul punto e andare avanti.
la vita è fatta di esperienze e di azioni.
il resto sono parole
continua a fare l'ottimo lavoto che fai.
g.
Ecco, andare avanti... avevo ben capito che per te le parole erano un "resto"...
a.
*
http://ilgabo.blogspot.com/search/label/marge%20piercy
(Trad Loredana Magazzini)
http://ilgabo.blogspot.com/2010/01/la-domanda.html
Recupero da un ottimo blog sulla poesia (Imperfetta Ellisse) questa composizione di John Barnie.
(traduzione di Chiara De Luca)
no comment
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