ieri dicevi occhi aperti
oggi avverti il sonno tra le sopracciglia
mangi focaccia e olio di babbuino
luce di neon e porto d’armi
chiusa la bocca, piombo in gola
muore di fame il dolore dell’occhio
pelle di elefante e macchie di leopardo
troppo spazio, lungo sguardo
luce di sole e passaporto
braccia strette, strette tette
felice di ferire fiocchi di neve
colpito taciuto raggiunto
vivo e troppo vissuto
luce di fuoco e portachiavi
porta aperta, troppa fretta
terra e vetri sotto i piedi
eri qui quando gridavo
luce ai miei occhi! luce ai miei occhi!
luce e fichi secchi, mandorle e tarocchi
mangi terra e vetri prima del giorno
colore
voci
luce
cibo
voci
luce
cibo
colore
shh…
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Guglielmo Nigro, salvo dove diversamente indicato.
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