mercoledì 9 novembre 2011
Profezie
Qualche tempo fa avevo scritto qualcosa a proposito della Grecia, della sua situazione politica.
Dicevo (e riporto):
Osservare da vicino la Grecia è una duplice necessità: permette di capire quanto fragile sia un paese di fronte alle speculazioni internazionali e ai ricatti del Fondo Monetario Internazionale; dovrebbe prepararci al peggio, perché basta poco, bastano alcune idee o alcuni interessi incrociati, per fare dell’Italia il prossimo paese al centro di una grande speculazione, tale da far crollare un sistema che ha nel debito pubblico la sua debolezza strutturale, negli sprechi il suo tumore e in una classe politica incapace la sua inadeguatezza.
Sciocco auto-citarsi, soprattutto in un blog così auto-centrato. Sarà che non amo le auto.
Eppure c'è una frequenza che permette di anticipare le cose. Si tratta di programmi interni (alla coscienza delle persone, alle coscienze civili di una società) che determinano quel che accadrà dopo. Sono profezie che si auto-realizzano (di nuovo le auto). Queste profezie, in molti casi, sono mosse da una direzione auto-distruttiva, pessimistica, depressiva. Quel che le alimenta è la paura. Da qui, la sensazione di anticipare le tragedie. Questa sensibilità, che abbiamo tutti, appare e scompare nel finto miracolo dell'anticipazione, ma in realtà è un meccanismo profondo che prepara le cose affinché accadano in quel modo preciso. Trova forza nell'abitudine dell'io di sintonizzarsi sulle difficoltà, di vedere selettivamente soltanto quel che ci riguarda in negativo. E quel che invece avrebbe potenziale benefico per la nostra vita, scivola nel silenzio, nell'inconscio.
Le profezie che si auto-realizzano più potenti con le quali prima o poi entriamo in contatto sono le malattie. Da qui, l'intuizione di Thorwald Dethlefsen e Rudiger Dahlke: malattia e destino, che è anche il titolo di un loro libro, dove esemplificano l'idea che ogni malattia è figlia delle condizioni che ogni individuo definisce più o meno consapevolmente nella propria vita.
Ovviamente, la nostra mente può lavorare allo stesso modo anche nella direzione opposta, ovvero sintonizzandosi sulle condizioni positive che possono determinare le profezie benefiche per la nostra vita, come la guarigione.
La dimensione personale si riflette in quella sociale e viceversa. Il finto ottimismo da venditore d'asta così tipico del berlusconismo non c'entra. Riguarda piuttosto la capacità intima di osservare il mondo e le dinamiche che lo riguardano in modo nuovo, più distaccato, e con una vera apertura della mente. Partendo dal primo concetto fondamentale: la salute, la felicità, la pace sono nostra piena responsabilità.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Tutti i testi e le immagini di questo blog sono (c) di
Guglielmo Nigro, salvo dove diversamente indicato.
Guglielmo Nigro, salvo dove diversamente indicato.
Puoi diffonderli a tuo piacere ma ti chiedo di
esplicitare sempre l'autore e/o la fonte.
esplicitare sempre l'autore e/o la fonte.
1 commento:
pur capendo tutto il meccanismo che prepara le cose...affinchè accadano...
non trovo che il miracolo dell'anticipazione sia finto, anzi!
credimi!!
ps.bel pezzo ci starei su una settimana intera a discuterne :)
Posta un commento