domenica 11 aprile 2010

15. Sfaccettature dell’individuo

Non riusciamo mai ad avere la visione del tutto, non siamo mai consapevoli del tutto, perché siamo così assorti nella parte. La parte divide se stessa e diviene i molti. Per essere consapevoli del tutto, del conflitto dei molti, ci deve essere comprensione del desiderio. C’è una sola attività del desiderio; sebbene ci siano varie e contrastanti domande e ricerche, esse tutte non sono che il risultato del desiderio. Il desiderio può non essere sublimato o soppresso; deve essere inteso senza colui che comprende. Se l’entità che comprende è presente, allora essa è ancora l’entità del desiderio. Comprendere senza lo sperimentatore è essere liberi dell’uno e dei molti.
Ogni attività di adesione e negazione, di analisi e di accettazione, rafforza soltanto lo sperimentatore. Lo sperimentatore non può mai comprendere il tutto. Lo sperimentatore è tutto ciò che si è accumulato e non c’è comprensione entro l’ombra del passato.

Jiddu Krishnamurti, La mia strada è la tua strada

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