lunedì 26 aprile 2010

Figura 8



1
Due colleghe:
"tutti gli uomini sono egoisti"

2
"Son of Sam"  – 3:04
"Somebody That I Used to Know" – 2:09
"Junk Bond Trader" – 3:49
"Everything Reminds Me of Her" – 2:37
"L.A." – 3:14
"In the Lost and Found (Honky Bach)/The Roost" – 4:32
"Stupidity Tries" – 4:23
"Easy Way Out" – 2:44
"Wouldn't Mama Be Proud?" – 3:25
"Color Bars" – 2:19
"Happiness/The Gondola Man" – 5:04
"Pretty Mary K" – 2:36
"I Better Be Quiet Now" – 3:35
"Can't Make a Sound" – 4:18
"Bye" – 1:53

3
In alto, nell’angolo della finestra
osservo la mia solitudine
che è meno
di una tela di ragno.

Neppure geometrica.
Imperdonabile.

4
Mi ricorderò di te per tutta la vita, e tu ti ricorderai di me. Proprio come ci ricorderemo dei crepuscoli, delle finestre bagnate di pioggia, delle cose che porteremo sempre con noi perchè non possiamo possederle.

5
La luna, sei soldi
e un disegno.
L’arte è uno sfogo,
la ricerca dell’immortalità,
l’esasperazione dell’ego,
o cos’altro?

(cloisonnisme)

6
Non incoraggiare!

7
Ti amo
nella tua perfetta rotondità lunare.
Mentre attendiamo insieme la nascita.

8
Non posso emettere un suono
senza movimento.
Curo che il mio respiro
sia lento e silenzioso
come un volo d’aquila.

9
E un giorno canto, canto
come a una festa di piazza
liberazione del cuore
liberazione civile
di una nazione che non è più.

Bella addio!
Ciao!

10
Anche Gabo la sa cantare!
Gabo la ricorda nella sua memoria sconfinata
di nuotatore di acque limpide.
Gabo sa imparare come non ci è più
possibile fare.


Ciao Bella!

10
Ecco un individuo che non ha paura di nulla [...] I miei recenti lavori sono sulla buona strada; credo che vi troverete un tono particolare, o meglio una conferma delle mie indagini precedenti, la sintesi di una forma e di un colore che tiene conto solo dell'elemento dominante.

11
Da internet, senza verificare le fonti
puoi riportare infinite invenzioni
alle origini del tempo e del pensiero.
La conoscenza al punto zero
dell’immaginazione.

12
In bagno, una mosca entra dalla finestra aperta
e per un istante si appoggia sul mio pene.
“Bacia le mie pene”
Libere associazioni, così sopravvalutate
dalla psicanalisi.

13
tavolo amore schifezza sedie
faccia occhi capelli guance bambola
orecchie piedi scarpe calze pancia
nasino scuola elementare fumetti
fiorellini pennarelli maglietta


Libere associazioni di Gabo, in calce a un suo disegno.
La calligrafia di mia madre.

14
tutto questo tempo
tutto questo tempo
tutto questo tempo

e neanche un giorno da rivivere

15
Mi prendo cura della mia schiena
come la luna della notte

sabato 24 aprile 2010

handmade poetry 4

venerdì 23 aprile 2010

tutto è bene quel che
non ha inizio
e non ha fine

mercoledì 21 aprile 2010

Non mettere le mani in tasca



Fratello sai cos'è una tasca? E' una vasca in cui si annaspa, in cui ogni peccato è programmato più del Pascal.
Io te la perquisisco a mo' di casbah, ci trovo vizi e basta, sei nell'angolo più di Dizzee Rascal. Non è Letizia la tua tizia, non è Casta, lo deduco dall'Hatù nella tua sacca. Hai l'alito di grappa ma datti alla pappa come Gianburrasca.
Brucerai all'inferno come d'inverno una frasca. In tasca metti la mano per etti d'afgano. Ma cosa sei, sei metallaro? Ma sentiti Al Bano! Mostri le zanne, ma mio caro, hai denti da Hamtaro. Con tutti i mezzi ti si fa a pezzi più del meccano.
Sei portatore insano di tasche, ti conviene confessare che con le mani in tasca vuoi protestare. Un anno nella cella il posto dove stare, perchè adesso noi comandiamo dall'est all'ovest, amen.

Era uno stato regresso tentato dal sesso bendato, bombardato dal degrado più di Belgrado dalla NATO. Uno stato in crisi invaso da invasati invisi al Vaticano. Coppie di fatto che stroncavano i patti fatti al Laterano Mentecatti blateravano contro noi in ogni forum. C'era una sola soluzione come per il Gollum e bang bang bang bang! 4 colpi al quorum. Riposi in pace il referendum in saecula saeculorum. Scomunicammo in nome di Dio un libro di Dan Brown sul priorato di Sion dando l'avvio ad un'era di messa a morte da Crozza ad Andrea Rivera passando per Harry Potter e fu un brusìo di volantini sovversivi.

Fummo costretti ad adottare metodi repressivi quindi fiato sul collo! C'è la galera per chi porta le tasche perchè nelle tasche non c'è controllo! Da quel momento chi porta una tasca o è un artista oppure un tossico o entrambi come Basquiat. Gente a cui basta fare il contrario come bastian per darsi più arie di quante ne abbia composte Bach Sebastian. Per questo sei stato arrestato, tu credi nella favola della libera tasca nel libero strato, Camillo Benso si è sbagliato, l'unica Libertas è quella che sta sullo scudo crociato.

Ripetiamo: In nomine Libertatis vincula edificamus In nomine veritatis mendacia efferimus.
I had a talk with my woman late last night
And she reassured me everything was alright
And time hung still like a falling rain
Now i know at last that my love is safe
Ah but when i go away my love i leave
Lord i'm but half a man without her by my side
She's this memory that i hold all around
She's this dream that i always hold to believe

I wanna go upon a mountain
And sing my love and sing my love
I wanna sing it high, sing it down low
Then i'm gonna know how long it's gonna last
Then i'm gonna know how long it's gonna last

Well you know your moses, oh lord he lost his way
Ah, and your jesus don't remember the words
Well then i guess it's just you and me brother
All alone in this cold world
All alone in this cold world

Ah, you gotta go upon a mountain
And learn to sing your love, learn to sing your love
You know i can sing it high, sing it down low
Then we gonna know how long it's gonna last
Then we gonna know how long it's gonna last

Hard rain, sweet rain, fall a little while longer
Wash down the city skies
Lord bring the streets alive
Make it like it was long before i was born


tim buckley

martedì 20 aprile 2010


e
strappa

       l'amore.

ci sono poche cose
che capisco.

tra queste, la morte
e la mia ostinazione
a illudermi immortale.

toglie la pace.

handmade poetry 3

lunedì 19 aprile 2010

18. Il cognito e l’ignoto


La mente muove dal cognito al cognito e non può spingersi nell’incognito. Non possiamo pensare a qualcosa che non conosciamo; è impossibile. Ciò che pensate viene dal cognito, dal passato, sia questo passato remoto o il secondo appena trascorso.
[…]
Il pensiero può soltanto negare o asserire, non può scoprire il nuovo. Il pensiero non può trovare il nuovo; ma quando il pensiero tace allora può esserci il nuovo: che è immediatamente trasformato nel vecchio, nello sperimentato, dal pensiero. Il pensiero forma sempre, modifica, colora secondo uno schema di esperienza. La funzione del pensiero è di comunicare, ma non di essere nello stato di sperimentazione. Quando la sperimentazione cessa, allora subentra il pensiero e la definisce entro la categoria del cognito. Il pensiero non può penetrare nell’incognito, così che non può mai scoprire o sperimentare la realtà.

Jiddu Krishnamurti, La mia strada è la tua strada

Nuovo giorno

Aspettare

handmade poetry 2

Citazione Gabo #73

Vuoi assaggiare la mia vendetta?!

Citazione Gabo #72

Ma quando non c'eravamo noi, c'erano i rinoceronti?
E c'era Gesù?
Poi quando arrivavamo noi è andato in cielo.

handmade poetry 1

domenica 18 aprile 2010

Foto di Gabo #23


[bianca]

Rosso

Citazione Gabo #71

Dopo tre giorni al lago con i nonni:

Sono contento io di essere tornato da te!
(adesso vado a dirlo anche alla mamma)


Haiku 120

Guardo lo schermo.
L'occhio si perde nel riflesso
e il cielo mi copre da dietro.

mercoledì 14 aprile 2010

Shan-tao stava passeggiando un giorno tra le montagne in compagnia del suo maestro. Il maestro, Shih-t’ou, vide i rami di un albero che ostruivano il sentiero, e chiese a Shan-tao di toglierli di mezzo.
Shih-t’ou prese il proprio coltello e lo tese al discepolo, presentandogli la lama nuda.
Shan-tao disse: ti prego, dammelo dall’altra estremità.
Il maestro chiese: E che vuoi fartene dell’altra estremità?
Questo destò Shan-tao alla verità dello Zen.

Disegno Gabo #8



[papà guglielmo]

domenica 11 aprile 2010

17. L’amore nei nostri rapporti


La conformità, che è la struttura sociale, perde il suo peso e la sua autorità soltanto quando vi sia amore. L’amore nei rapporti umani  è un processo di purificazione poi che rivela i modi dell’io. Senza questa rivelazione, i rapporti umani hanno ben poco significato.
[…]
La nostra maggior difficoltà è di essere ampiamente profondamente consapevoli che non c’è nessun mezzo di amare come fine desiderabile della mente. Quando si sia compreso ciò realmente e profondamente, allora ci sarà una possibilità di ricevere qualche cosa che non è di questo mondo. Senza il tocco di questo qualcosa, fate pure tutto quello che volete, non ci sarà felicità durevole nei vostri rapporti.

Jiddu Krishnamurti, La mia strada è la tua strada

16. Il sonno


Si può deliberatamente coltivare un dono, una capacità, o sviluppare una tecnica, uno schema di azione  e di condotta; ma ciò non è rinnovamento. Coltivare non è creare. Questo rinnovamento creativo non si verifica se c’è qualunque specie di sforzo da parte di colui che diviene. La mente deve volontariamente perdere ogni impulso cumulativo, il formarsi di scorte a base di esperienze come mezzo di ulteriori esperienze e conquiste. È lo stimolo cumulativo, auto-protettivo che genera la curva del tempo e impedisce il rinnovamento creativo.
[…]
Durante il sonno e spesso durante le ore di veglia, quando il divenire è interamente cessato, quando l’effetto d’una causa si è consumato, allora ciò che è al di là del tempo, al di là dei limiti delle cause e degli effetti, viene in essere.
Jiddu Krishnamurti, La mia strada è la tua strada

Citazione Gabo #70

Mi chiama, adesso, dalla camera dove sta dormendo da un'ora.
Dice, ho fatto un brutto sogno.
Ero dietro a una casa, è arrivato un signore cattivo e mi ha caricato in macchina.
Non c'erano neanche mamma e papà.
...
Dopo andiamo in cielo?
Quando siamo vecchi andiamo in cielo?

Percussionista

Senza occhi



Vedi, da est, la collina che si piega?
Se ascolti, senti i passi di milioni di formiche.
Lasciano solchi leggeri nella terra umida.
Al di sopra, tra i rami degli alberi,
le rondini sono tornate a nidificare.
Quanti anni vivono le rondini?
Quante volte ripercorrono gli stessi voli primaverili?

Sento freddo alla radice dei capelli.
Ti prude la testa, e mi dici, mi gratti qui?
Sono i pensieri. Come quando lottando sul lettone
ci siamo scontrati, la tua testa e la mia spalla.
Proprio contro il cervello, hai detto.
E mentre io ridevo sentivo la potenza del tuo pensiero
che deve ancora dispiegarsi come rondine
al primo volo.

Le formiche ci hanno rubato il pane.
Hanno trovato la via di casa
e costruito percorsi invisibili da un lato
all'altro del soggiorno.
Disperati, le abbiamo cacciate.
Sterminate.
Di quale vita sono morti i dinosauri,
mi chiedi prima di dormire?

Di quale vita muoriamo ogni giorno?

I capelli cambiano colore, come le foglie.
I volti si segnano, la pelle si macchia.
La mente si complica con la memoria.
E il corpo trattiene le emozioni nei polmoni.

Averti qui, ora, non risolve nulla.
Ma cambia ogni prospettiva.
Avere amore o dare amore
non fa alcuna differenza
nella bilancia del tempo.

Le dita si arrossano
mentre imparano la danza dei tamburi
sulla sua pelle ancora sconosciuta
e tanto familiare.
Sulla sua pelle il ritmo è notturno
o  solare?
Il suo ritmo, il mio ritmo,
il tuo ritmo.

Averlo saputo in tempo
avrei chiuso bene la porta
per allontanare gli spifferi
primaverili
e le formiche.
E da dietro la finestra
avrei continuato a sorridermi riflesso
senza occhi e senza peso.

15. Sfaccettature dell’individuo

Non riusciamo mai ad avere la visione del tutto, non siamo mai consapevoli del tutto, perché siamo così assorti nella parte. La parte divide se stessa e diviene i molti. Per essere consapevoli del tutto, del conflitto dei molti, ci deve essere comprensione del desiderio. C’è una sola attività del desiderio; sebbene ci siano varie e contrastanti domande e ricerche, esse tutte non sono che il risultato del desiderio. Il desiderio può non essere sublimato o soppresso; deve essere inteso senza colui che comprende. Se l’entità che comprende è presente, allora essa è ancora l’entità del desiderio. Comprendere senza lo sperimentatore è essere liberi dell’uno e dei molti.
Ogni attività di adesione e negazione, di analisi e di accettazione, rafforza soltanto lo sperimentatore. Lo sperimentatore non può mai comprendere il tutto. Lo sperimentatore è tutto ciò che si è accumulato e non c’è comprensione entro l’ombra del passato.

Jiddu Krishnamurti, La mia strada è la tua strada

Di corsa

pronti
 

via!

Dal nido

 malcesine, lago di garda


Capita che il silenzio si imponga prima come vuoto.
Poi come mancanza.
Nella pioggia di questa domenica avverto chiaramente la feroce esigenza di riempire.
Mentre carico la cesta di legna da ardere per la stufa, avverto l’inutilità dei gesti.
Intanto, osservo gli strumenti quotidiani, i libri, le parole, le sensazioni, le emozioni, gli affetti.
Immediatamente si fanno estranei, insignificanti. E vivo nel collo e sulle spalle il loro peso. Il legame che trattiene. Nei miei movimenti, nel peso della legna mentre risalgo le scale, c’è più leggerezza che a portare in giro quei costrutti. Quei processi. Quei vincoli.

È un buon giorno questo per fare pulizia.
È un buon giorno, forse, per risalire.
Senza la rabbia dell’isolamento auto-imposto, o della partecipazione auto-determinata.
Senza l’insofferenza per il raffreddore stagionale.
O l’aspettativa di un cambiamento, in qualunque direzione.
Senza di te, senza di me, senza di lui, senza di lei.
Senza appartenenze.
Sento appartenenze senza appartenenze.
E prima arriva la tristezza.
Poi, forse, la pace e la gioia.

sabato 10 aprile 2010

Tamburellare e il tempo passa


Malcesine, lago di Garda

Citazione Gabo #69



Gabo ha un cuginetto di nove mesi, il secondo figlio di mia sorella.
In soggiorno, i nonni hanno una foto del piccolo Emanuele tutto nudo, mentre si muove come un bimbo piccolo sa.
Qualche giorno fa i nonni dicono a Gabo, sai, Emanuele è ammalato, ha la febbre.
E lui risponde, guardando la foto, per forza, è sempre nudo!

mercoledì 7 aprile 2010

Citazione Gabo #68

Ma perché esistono le persone cattive?


che io possa morire un giorno
con la stessa profonda dolcezza 
di questo giorno,
morto in un tramonto rosato,
prima della rinascita di domani.




Torri del Benaco, Lago di Garda

Facce adatte a una canzone









Dall'ultimo spettacolo "Faber, Non ho una faccia adatta alle mie canzoni"
15 marzo 2010
Teatro Ariberto, Milano.


Foto (c) Luca Giuliani

14. Semplicità di cuore


Il desiderio di essere è il principio della complessità. Spinti dal desiderio sempre crescente di essere, interiormente ed esteriormente, noi accumuliamo o rinunciamo, coltiviamo o neghiamo. Vedendo che il tempo rapisce ogni cosa, ci aggrappiamo a ciò che è senza tempo. Questa lotta per essere, positivamente o negativamente, attraverso l’attaccamento o il distacco, non può mai essere risolta da nessun gesto esteriore, da nessuna disciplina o pratica; ma la comprensione di questa lotta porterà, naturalmente e spontaneamente, alla libertà dall’accumulo esterno e interiore dei loro conflitti. La realtà non si consegue attraverso il distacco; non è raggiungibile con nessun mezzo. Tutti i mezzi e tutti i fini sono una forma di attaccamento e devono cessare perché la realtà sia.

Jiddu Krishnamurti, La mia strada è la tua strada

13. Virtù

La virtù è del cuore e non della mente. Quando la mente coltiva la virtù, non è che calcolo astuto; è un’autodifesa, un abile adattamento all’ambiente. La perfezione di se stessi è la negazione medesima della virtù. Come può esserci virtù dove c’è la paura? La paura è della mente e non del cuore. La paura si cela sotto forme diverse: virtù, rispettabilità, adattamento, servire e così via.
[…]
Come un bambino si esercita al pianoforte, così la mente abilmente pratica la virtù, per rendersi più durevole e dominante nell’affrontare la vita o nel conseguire ciò che ritiene essere più elevato. Ci deve essere vulnerabilità nell’affrontare la vita e non la rispettabile muraglia della virtù che t’imprigiona. Ciò che è più elevato non può essere raggiunto; non c’è strada, nessuno sviluppo, matematicamente progressivo, in quella direzione. La verità deve venire, tu non puoi andare alla verità e la tua virtù coltivata non ti ci porterà. Ciò che tu raggiungi non è verità, ma la proiezione del tuo desiderio; e soltanto nella verità c’è la felicità.

Jiddu Krishnamurti, La mia strada è la tua strada

martedì 6 aprile 2010

Ricami



malcesine, lago di garda

Pelle d'elefante

 

malcesine, lago di garda

Le dita di Buddha


lecco, oggi
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