Il corpo è il palcoscenico di eventi psicologici inconsci, o espresso in negativo dallo scrittore Peter Altenberg “la malattia è il grido dell’anima offesa”. Si tratta quindi di scoprire che cosa abbia offeso l’anima e, a tal fine, il corpo fornisce le indicazioni necessarie. Può diventare il palcoscenico sul quale troviamo rappresentati i nostri compiti di crescita e di apprendimento. Il modo di esprimersi del corpo è il linguaggio simbolico che incontriamo in tutte le tradizioni religiose, nei miti, ma anche nelle immagini delle fiabe e leggende e, ovviamente, nella lingua corrente nelle sue formulazioni a volte così dirette. Da questo linguaggio d’ombra del quadro clinico è possibile dedurre il significato dell’evento, per trovare poi, attraverso un’elaborazione più oculata del tema, la soluzione. […]
Rudiger Dahlke, Malattia come simbolo, ed. Mediterranee
giovedì 26 gennaio 2012
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