mercoledì 28 settembre 2011

Ritratti in movimento #13



[anche l'occhiale vuole la sua parte]

Un oblio fatto di insensibilità

plutarco, immagine tratta dalla rete

Nella maggior parte delle persone un oblio fatto di insensibilità e di ingratitudine si impadronisce del loro passato e lo divora: cancellando ogni azione, ogni successo, ogni momento piacevole di svago, di compagnia, di gioia, tale oblio non consente alla vita di diventare un tutt'uno, in cui il passato si intrecci con il presente, ma, al contrario, come se l'uomo di ieri e l'uomo di domani fossero diversi da quello di oggi, esso, separando nettamente tutto ciò che ci accade, pone subito il passato nella condizione di mai accaduto a causa della mancanza di ricordo.
Plutarco, De tranquillitate animi

Old style

martedì 27 settembre 2011

Conosci te stesso

  plutarco, immagine tratta dalla rete

Sta in antitesi a "Tu sei" l'altro ammonimento: "Conosci te stesso", ma in modo che fra i due c'è consonanza: l'uno è un'esclamazione rivolta con sgomento e riverenza al dio che esiste eternamente, l'altro è per il mortale, un memento della sua natura e debolezza.
Plutarco di Cheronea, Sull'E di Delfi, tratto da
I mistici dell’Occidente di Elémire Zolla

Una lira intonata

lira, immagine trovata in rete


Dobbiamo ancora ricordare che l’aspetto della saggezza non è cupo e tetro, contratto dalla pensierosità o dalla depressione, ma anzi ilare e quieto; pieno di gioia e grazia spinge spesso alla giocosità educata, di tratto dignitoso, con armonia simile a quella della lira che è intonata a produrre una melodia con impasto di più note.
Filone, La Seminagione, tratto da
I mistici dell’Occidente di Elémire Zolla

Ritratti in movimento #12


[quel piccolo cane, e la fatica dei pantaloni]

lunedì 26 settembre 2011

Prima eri muta

in quel nucleo duro di dolore
antico
che ho contattato ieri
e che oggi rimbalza nel ventre
ho trovato una voce
che è tornata a parlare.

c'è totale disarmonia
ma la frattura della memoria
è sparita
e serve solo il tempo
per curare e guarire

forse una nuova distanza
forse una nuova vibrazione
forse una nuova intuizione

prima di accogliere quello che viene.

Ritratti in movimento #11


[everlasting summer]

domenica 25 settembre 2011

Ritratti in movimento #10


[severa, prima di fiorire]

sabato 24 settembre 2011

Ritratti in movimento #9


[la piega]

Ritratti in movimento #8


[white hats]

venerdì 23 settembre 2011

Nella corrente

"... non si entra in alcuna cosa e perciò è denominato ‘colui che è entrato nella corrente’. Egli non è entrato nella forma, non è entrato nel suono, né nell’odore, né nel sapore, né nella tangibilità e non è nemmeno entrato in un fenomeno, perciò è detto ‘colui che è entrato nella corrente’. Bhagavan, se colui che è entrato nella corrente pensasse ‘ho ottenuto il risultato di colui che è entrato nella corrente’, ciò stesso sarebbe un afferrarsi a quello come a un sé, afferrarsi come a un essere senziente, afferrarsi come a un essere vivente, afferrarsi come a una persona”.

da Il sutra del diamante.

Ritratti in movimento #7


[averti accanto, averti perduto]

Senza dimorare

Subhuti, se qualcuno mantiene la nozione di essere senziente o mantiene la nozione di essere vivente o mantiene la nozione di persona, non può essere chiamato ‘bodhisattva’.
“Inoltre, Subhuti, un bodhisattva offre un dono senza dimorare in qualcosa: offre un dono senza dimorare in nessun fenomeno. Il dono deve essere donato senza dimorare nella forma visiva, né deve essere donato dimorando nel suono, nell’odore, nel sapore, nella tangibilità o nel fenomeno. Subhuti, senza dimorare nella nozione di qualcosa come segno: così il bodhisattva offre un dono.


da Il Sutra del Diamante

giovedì 22 settembre 2011

Nel solco dei sogni

Quando il sole comincia a levarsi sui campi
e una luce multiforme inonda le terrazze,
una parte dell'anima si rifugia e si chiude,
l'altra viaggia nell'aria che accarezza la terra
e un'illusione vaga si accende e si cancella
vola sulla pianura come arando nei sogni
si ferma sulla chioma di quell'unica quercia
come goccia di un'acqua assente e anelata.


Il dolce crepitio della pioggia che cade
a un tratto è soffocato
da una lamentazione acuta incontenibile
e aspramente erotica dell'asino.
I bambini che passano correndo a piedi nudi
prolungano il sospiro umido della terra,
mi aprono nel petto un canale percorso
inaspettatamente
dal ricordo bruciante di ciò che non ritorna,
dal sapore agrodolce,
dall'incanto sospetto
degli atti che consuma la memoria,
parole costruite,
cristallo che ora sfida
l'inflessibile compito del tempo,
che è di pietra.

di Martha Canfield

Ritratti in movimento #6


[l'uomo nuvola]

mercoledì 21 settembre 2011

Ritratti in movimento #5


[l'intimità delle sopracciglia]

martedì 20 settembre 2011

Alla carica!

Ritratti in movimento #4


[quella intensa ispirazione]

lunedì 19 settembre 2011

Ritratti in movimento #3


[fiore rosso]

domenica 18 settembre 2011

Ritratti in movimento #2


[guardare altrove]

Appeso storto a un cielo traslucido

Ritratti in movimento #1


[pittore e una borsa verde]

sabato 17 settembre 2011

Foto di Gabo #30


[da terra in su]

Broken



You can close your eyes
And see the picture perfect life
Inside of your mind
Dreaming only of the days ahead
Wanted and wished for more than now
Or the days behind
You waste your time

The picture makes a promise
The flesh lets it be broken
The picture makes a promise
The flesh lets it be broken

You can never think
You can't even stop yourself
Before the words have been spoken
And you've already said
You would give everything
And something for nothing
Everybody thinks you're joking

The picture makes a promise
The flesh lets it be broken
The picture makes a promise
The flesh lets it be broken

You want to be the one
Made over be your own
Before and after
And a supermarket
Beauty in a bottle queen
Who'll one day grace a check-out counter
Magazine front cover
Though the fine print reads

The picture makes a promise
The flesh lets it be broken
The picture makes a promise
The flesh lets it be broken

Lets it be broken
Lets it be broken
Broken
Lets it be broken
Lets it be broken
Broken
Broken

Your life is never what you wanted
Not even halfway normal
Just tarnished and soiled
When in your reach
A framed and frozen moment
So far from perfection
Not truth or transcendence
Will set you free
Still you don't believe

The picture makes a promise
The flesh lets it be broken
The picture makes a promise
The flesh lets it be broke
 

Tracy Chapman

In the dark





Make me fumble
Make me fall
Make my heart stop and start
To tremble uncontrollably
Let my eyes see fear make desire
Keep those who long apart
Forbid the kiss
And leave us innocent
Of the things some do in the dark

The things some do in the dark
The things some do in the dark

Make me remember
Make me forget
Make my mind unable
To force the body to do its will
Let it be right for belief and denial
To share a space in the heart and leave us only to imagine
About the things some do in the dark

The things some do in the dark
The things some do in the dark

Make me pretend
Make me expect
Things can go and come to pass
Without trial or tribulation
Let this life space and time
Leave my body with permanent marks
Faded scars and lines
But not a single impression
Of the things some do in the dark

The things some do in the dark
The things some do in the dark

Let me be tempted
Let me be torn
But make my thoughts pure and not
Morally corrupt in form
Let us sleep tonight
Let innocence lie in our dreams and secret hearts
With burning desire
A need to know and do
The things some do in the dark

The things some do in the dark
The things some do in the dark

Tracy Chapman

sabato 10 settembre 2011

Crazy



ancora Cat Power

Wonderwall



cantata da Cat Power

Start of my heart




You changed me
You chained and taught me
The damage I've done
Can show me the way to my heart
Sing out my love
'cause I've been her before and silence don't get you a thing
I learned this on the way to my heart
It was with you riving ton deep September
We took the long way and your hand and lead me home
Like a ray you woke my heart
With your northern lights with your soul
Yes you saved me
Origami doll i wonder if you'll do it again
Please do it again
I'll thank you from the deep of my heart
I thank you for the start of my heart
 Joan as Police Woman

I'll be your man



The birds can't lie with my collar in my teeth
No one knows you like no one knows me
Wait for a day, you will never, never know the way
How it feels

I'll be your man

I'll be your man
I'll be your man
I'll be your man

Walking hand in hand by the side of the road

Heaven knows what we could have been
But somehow we wait and a little bit falls away
Do you feel?

I'll be your man

I'll be your man
I'll be your man
I'll be your man

In the day, I can be your lover

In the night, these words are true
And we wait, wait forever
For night, I can find

Why don't you wait

Won't you tell me what it is
Do you feel?

I'll be your man

I'll be your man
I'll be your man
I'll be your man


Anna Calvi

Transparency is the new mystery




In order to see it
You’ve got to be leaving
I do

You said to drop patiance
I know that I’m already
Waiting for you
You will there

Can you tell
You’re like me
I’m too late
You’ve got haste

It’s not enought
It’s not enought
I’m not enought (x5)

(X2)
In order to see it
You’ve got to be leaving
I want this


Marnie Stern

venerdì 9 settembre 2011

Parassiti

nei governanti di questo Paese
il paradigma è quello del parassitismo.

c'è un'enorme vecchia bestia feroce che controlla con la forza e il potere
e un gruppo di insetti e microorganismi che sopravvivono
succhiando le sue risorse.

tutto è fatto per il mantenimento dell'equilibrio parassitario
e anche se la bestia è sempre più vecchia debole e prossima
i parassiti non possono mollare la presa
non possono lasciarla
pena la loro stessa morte.

in tutto questo, il sacrificio ultimo è del Paese
e di una popolazione che osserva reagisce ma senza le leve giuste
come ipnotizzata
da una grande scena decadente
tutta umana e volgare e spaventosa e prosaica.

siamo già in lutto
siamo già in festa
tutto cambia attimo dopo attimo.
la bestia e i parassiti si illudono dell'immortalità e dell'immobilità.
ma tutto passa.

Pronto a ricevere il sole

in amore
sono passato dalla dipendenza
alla contro-dipendenza

come forma di difesa
alla mia personale debolezza
chiudendo la voce

disperdendo l'azione in mille interessi
inscenando sacrifici sull'altare
della solitudine
ma disidratato
denutrito
per la chiusura del cuore

ma la vita è stata generosa con me
e la mia compagna di una vita
generosa di due figli luminosi
comprensiva e attenta e dura e dolce
quanto serve
mi tiene ancora la mano e mi sorride

ogni giorno un velo
si solleva al sole
in meditazione
in ascolto
in contemplazione
nella rabbia che appare brucia e si trasforma
nella paura che stringe e lascia
nella fiducia e nella felicità

vento in faccia
alzo le braccia
pronto a ricevere il sole

martedì 6 settembre 2011

Tamburitza lingua



a cold and porcelain lonely
in an old new york hotel
a stranger to a city
that she used to know so well
bathing in a bathroom
that is bathed in the first blue light
of the beginning of a century
at the end of an endless night

then she is wet behind the ears and wafting down the avenue
pre-rush hour
post-rain shower
stillness seeping upwards like steam
from another molten sewer
summer in new york

they've been spraying us with chemicals in our sleep
us / they
something about the mosquitoes having some kind of disease
them / me
CIA foul play
if you ask the guy selling hair dryers out of a gym bag
chemical warfare
"i'm telling you, lab rat to lab rat," he says, "that's where the truth is at"
that's where the truth is at
that's where the truth is at

and everything seems to have gone terribly wrong that can
but one breath at a time is an acceptable plan
she tells herself
and the air is still there
and this morning it's even breathable
and for a second the relief is unbelievable
and she's a heavy sack of flour sifted
her burden lifted
she's full of clean wind for one lean moment
and then she's trapped again
reverted
caged and contorted
with no way to get free
and she's getting plenty of little kisses
but nobody's slippin' her the key

her whole life is a long list of what ifs
and she doesn't even know where to begin
and the pageantry of suffering therein
rivals television
tv is, after all, the modern day roman coliseum
human devastation as mass entertainment
and now millions sit jeering
collectively cheering
the bloodthirsty hierarchy of the patriarchal arrangement

she is hailing a cab
she is sailing down the avenue
she's 19 going on 30
or maybe she's really 30 now ...
it's hard to say
it's hard to keep up with time once it's on its way

and, you know, she never had much of a chance
born into a family built like an avalanche
and somewhere in the 80s between the oat bran and the ozone
she started to figure out things like why
one eye pointed upwards looking for the holes in the sky
one eye on the little flashing red light
a picasso face twisted and listing down the canvas
of the end of an endless night

10 9 8 seven six 5 4 three 2 one
and kerplooey
you're done.
you're done for.
you're done for good.
so tell me
did you?
did you do
did you do all you could ?

Ani Di Franco

lunedì 5 settembre 2011

Foto di Gabo #29



[secondo piano]
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Guglielmo Nigro,
salvo dove diversamente indicato.
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