Come papavero
assaggio ogni goccia
che cola da te
domenica 31 agosto 2014
sabato 30 agosto 2014
giovedì 28 agosto 2014
The Perfect Life
The perfect life
Life is all we need
Slipping far away, with the world at your command
You sing me to sleep, and they you hit me away
It's a perfect life, a perfect life
Oh I believe now, I'll love you 'til I die
You will sing me to sleep, you will hit me awake
in the perfect life, the perfect life
The perfect life
Life is all we need
The perfect life
Life is all we need
Knives in his pockets and bullets in his hair,
He has nothing to live for, nothing else to say
He's locking out the doors
To keep the older wolves away
A bed and some china
A lighter and some speed
It will sing you to sleep, it will hit you awake
In the perfect life, a perfect life.
The perfect life
Life is all we need
The perfect life
Life is all we need
The perfect life
Life is all we need
The perfect life
Life is all we need
The perfect life
The perfect life
The perfect life
The perfect life
All we need
Moby
We No Who U R
The tree don’t care what the little bird sings
We go down with the dew in the morning light
The tree don’t know what the little bird brings
We go down with the dew in the morning
And we breathe it in
There is no need to forgive
Breathe it in
There is no need to forgive
The trees will stand like pleading hands
We go down with the dew in the morning light
The trees all stand like pleading hands
We go down with the dew in the morning
And we breathe it in
There is no need to forgive
Breathe it in
There is no need to forgive
The trees will burn with blackened hands
We returned with the light of the evening
The trees will burn with blackened hands
Nowhere to rest, no where to land
We know who you are
We know where you live
And we know there’s no need to forgive
We know who you are
We know where you live
And we know there’s no need to forgive
We know who you are
We know where you live
And we know there’s no need to forgive
We know who you are
We know where you live
And we know there’s no need to forgive… again
Nick Cave
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mercoledì 27 agosto 2014
Preghiera della Carne
Mordi con forza
strappa un altro pezzo di me
fin dove l'osso è più duro.
Dai alla Carne un nuovo senso
riduci a poltiglia quel che mano
ha diviso dal Cielo.
Prendi il mio spavento
succhialo fino al midollo.
Offrimi il tuo fiato di sangue
in ogni bacio che mi attraversa
il viso e la visione.
Mastica il corpo e l'ossessione
attraverso lo specchio offeso
dell'io colpevole e arreso.
Arriva in fondo al pozzo
al centro del cerchio
della mia anima muta.
Liberami da ogni sforzo
di essere grato e generoso.
Assottiglia quel che ingenuo
vuol essere grandioso.
Salva quel che non appare
e guardami senza timore
assolto
nei secoli dei secoli.
Amen.
Amo la multietnicitá
Ci mette di fronte ai nostri limiti.
La vita è semplice.
Le relazioni sono complesse
martedì 26 agosto 2014
Nietsche sulla Poesia
Lettura sequenziale e Tarocchi
Di là, sul mio blog sui fumetti, ^Sigh^Comics!, ho scritto una serie di articoli sul rapporto tra fumetti e Tarocchi. Mi sono divertito a scriverli. Magari ti diverti a leggerli.
Parte uno.
Parte due.
Parte tre.
Conclusione.
Un estratto:
Posto che l’obiettivo della lettura dei Tarocchi o di un fumetto è completamente diverso, il meccanismo di interpretazione ha tuttavia diversi parallelismi. Sempre di interpretazione sequenziale di simboli si tratta, attraverso un processo ricorsivo.
Il lettore osserva i disegni e legge le parole delle vignette, che hanno un loro contenuto per così dire oggettivo. Ad essi, il lettore dà senso e costruisce la sua storia mentale durante l’interpretazione dei simboli, sviluppano la sua narrazione che è, per natura propria del fumetto, unica e diversa da quella di ogni altro lettore, con gradi di variabilità che cambiano a seconda del tipo di fumetto.
lunedì 25 agosto 2014
domenica 24 agosto 2014
Behind the sunrise
Hold on to yourself
Pacing up and down my room
Does Jesus only love a man who loses?
I turn on the radio
There's some cat on the saxophone
Laying down a litany of excuses
There's madhouse longing in my baby's eyes
She rubs the lamp between her thighs
And hopes the genie comes out singing
She lives in some forgotten song
And moves like she is zombie-strong
Breathes steady as the pendulum keeps swinging
You better hold on to yourself
Well, cities rust and fall to ruin
Factories close and cars go cruisin'
In around the borders of her vision
She says ooh
As Jesus makes the flowers grow
All around the scene of her collision
You know I would, yes, I would
I would hold on to yourself
In the middle of the night
I try my best to chase outside
The phantoms and the ghosts and fairy-girls
On 1001 nights like these
She mutters open sesame and Ali Baba and his forty thieves
Launch her off the face of the world
You know one day I'll come back and I'd hold on to yourself
To yourself, I'd hold on to yourself
Ooh baby, I'm a 1000 miles away
And I just don't know what to say
Cause Jesus only loves a man who bruises
But darling, we can clearly see
It's all life and fire and lunacy
And excuses and excuses and excuses
Well, you know if I could, I would
I'd lie right down and I'd hold on to yourself
Yeah, I would lie right down and I would hold on to yourself
One day I'll come back to you and I'd hold on to yourself
Yeah, I'm gonna come back, gonna lie down
And I would hold on to yourself
Yeah, to yourself
sabato 23 agosto 2014
Conclusione
Ciò in cui crediamo veramente e che veramente amiamo sono la stessa cosa... L'immenso dolore per la perdita di un essere amato distrugge l'immagine che abbiamo di noi stessi. Se abbiamo il coraggio di ricostruirci, diventeremo più forti e insieme più comprensivi nei confronti del dolore altrui.
Alejandro Jodorowsky, La via dei Tarocchi
Il tarologo secondo Jodorowsky (6)
Dopo che un Arcano è stato interpretato in un certo modo, si può in un secondo momento modificarne l'interpretazione. Le interpretazioni non sono l'Arcano, lui non può cambiare ma il tarologo sì, in quanto essere che si trasforma. Non cambiare mai interpretazione è sinonimo di cocciutaggine. Qualsiasi messaggio ottenuto tramite la lettura di alcune carte può venire contraddetto da una seconda lettura delle stesse carte. I messaggi non si estraggono dalle carte ma dalle interpretazioni che si danno a queste carte.
Alejandro Jodorowsky, La via dei Tarocchi
Il tarologo secondo Jodorowsky (5)
Ho smesso di aggrapparmi a una sola lingua e ho sviluppato un amore, un rispetto per tutti i linguaggi, e intanto mi accorgevo che se le parole non arrivavano alla poesia, diventavano trappole.
Alejandro Jodorowsky, La via dei Tarocchi
venerdì 22 agosto 2014
giovedì 21 agosto 2014
mercoledì 20 agosto 2014
Corre il soldato
Abbandonato
Le semplici cose se le divora il tempo
martedì 19 agosto 2014
Addestrato
Impreparato alla gioia
Abituato al dolore
Una carezza dal sole
Veleno dal fiore
Il riposo del lago
L'agitazione del fiume
lunedì 18 agosto 2014
Mi hai parlato di una piccola isola
Mi hai parlato di una piccola isola.
Non l'ho mai trovata.
Non ti ho mai creduto.
Ora sono un'isola.
domenica 17 agosto 2014
Il tarologo secondo Jodorowsky (4)
Non forniremo alcun esempio di lettura con le carte invertite. È una decisione consapevole: usare le carte invertite significa inserire potenzialità negative nella lettura. Quando si leggono le carte al contrario, si scava nella negatività, amplificandola. È facile leggere atrocità in ogni carta, ma a che serve?
Alejandro Jodorowsky, La via dei tarocchi
Il tarologo secondo Jodorowsky (3)
Alla base di ogni problema, di ogni malattia - anche se di carattere organico - vi è una mancanza di coscienza delle tracce del passato e delle potenzialità del futuro.
Alejandro Jodorowsky, La via dei tarocchi
Il tarologo secondo Jodorowsky (2)
Predire il futuro mi pareva infantile e disonesto. Predire che determinati eventi possano succedere li fa succedere: il cervello tende a realizzare automaticamente le predizioni. Mi serviva un sistema che mi consentisse di leggere il presente, un presente da cui la malattia rappresentava il passato da cui non era possibile liberarsi.
Alejandro Jodorowsky, La via dei tarocchi
Il tarologo secondo Jodorowsky
... insegnare ai consultanti a imparare da se stessi, vincere l'orgoglio trasformandolo in dignità, la collera in creatività, l'avarizia in saggezza, l'invidia in ammirazione per la bellezza, l'odio in generosità, la mancanza di fede in amore universale...
Alejandro Jodorowsky, da La via dei tarocchi
venerdì 15 agosto 2014
giovedì 14 agosto 2014
Chitra
MADANA
Io son quegli che primo nacque nel cuore del Creatore.
Io stringo in ceppi di pena e di gaudio la vita degli uomini
e delle donne!
[...]
Nell'ora propizia, io insegno all'uomo e alla donna la suprema
scienza di conoscer se stessi.
Rabindranath Tagore, Chitra
Jane Eyre
miei nervi, — non mi amate più dunque? Non vi tentava altro che la mia posizione e
l'idea di divenire mia moglie? Ora non valgo più nulla ai vostri occhi, perché sapete che
non posso esser vostro marito, e mi fuggite come un rospo o un mostro?
Charlotte Bronte, Jane Eyre
Non manuale per pianisti
Il pollice della mano destra è collegato all’area cerebrale linguistica.
Sperimentiamolo insieme utilizzando lo Studio op. 10 n. 7 di Chopin:
Se provate a suonarlo accompagnandolo verbalmente (come avrebbe potuto fare Glenn Gould) vedrete immediatamente come il pollice si “liberi” e si renda autonomo (con dei piccoli movimenti circolari) permettendo l’esecuzione di questo studio “fisiologico”.
(segue qui)
Una storia di Gello
Dieci anni fa, insieme a Lorelei, ci sono andato per la prima volta. Il borgo era stato restaurato da poco, e facevano delle promozioni per farlo conoscere. All'arrivo, fummo accolti dalla sig.ra Carla, che oggi non è più tra noi. In casa, eravamo nella scuolina, ci aspettavano un pacco di pasta, del pane sciocco, una bottiglia di salsa di pomodoro e una formaggella.
Ricordo con gioia quei giorni. Ricordo con gioia la gioia con Lorelei.
Un mese fa, erano giorni molto difficili, Valentina, amica e cantante, mi dice che è stata invitata a cantare in Toscana, per una festa di paese estiva, e che ha bisogno di un pianista che l'accompagni. Il borgo si chiama Gello. La festa è per la notte di S. Lorenzo. Non credo alle coincidenze, e la notizie mi arriva come un dono dal cielo.
I nuovi gestori di Gello, Giada (guarda le sue foto) e Daniel, ci avrebbero ospitati per tre notti.
Torno a Gello con grande gioia. Conosco persone di cuore. Nel caos emotivo ed esistenziale in cui mi trovo, passo quattro giorni di grande pace, con autentici momenti di grazia. Il mare non lontano, che mi permette immersioni liquide nelle onde e nel mio inconscio. Qualche meditazione camminata. Il silenzio rumoroso di cicale e vento e profumi della valle. Gli occhi che si riempiono di bellezza.
E domenica 10 agosto, notte di S. Lorenzo, la festa. Una messa, balli della tradizione delle valli toscane, un signore di 82 anni che suona la fisarmonica nonostante l'artrosi alle mani, io e Valentina che suoniamo jazz per più di un'ora e mezza sotto uno splendido ulivo, la luna gigante, il cielo terso e scuro, le stelle.
A Gello tornerò presto, per un laboratorio di musicoterapia. Se con Giada riusciamo a far filare tutta l'organizzazione che abbiamo in mente.
Le cose si muovono sempre.
mercoledì 13 agosto 2014
Union
Si chiama Life After Defo, dei Depford Goth.
Da quel disco, il brano Union, di cui azzardo sotto una traduzione non facile per le mie limitate capacità!
Mentre mi osservo nel ritrovarmi solo,
Lettera al mio maestro
Lasciate che riposi un momento.
Lasciate che goda del freddo
e della luce del Sole
del lieve cadere delle foglie di quercia
e del bianco e blu del cielo.
Ho lottato così a lungo,
lasciate che riposi un momento.
Ho lottato così a lungo
per provare me stesso a me stesso,
per cercare di essere degno
del loro amore
per provare loro che li amavo.
Ora inizio a capire
che non sono completo
ma non mi manca nulla,
e ho lasciato cadere il fardello di anni,
di generazioni, dolcemente
l'ho posato con tutto il mio amore.
Non sapevamo di portarlo
non avevamo compreso
lo sguardo braccato nello specchio.
Non capivamo perchè
non avessimo pace.
Ed è solo mentre lo poso,
mentre lo lascio andare,
che lo vedo per quel che è.
Ho corso molto a lungo.
Ora concedo a me stesso
di fermarmi e gioire.
giovedì 7 agosto 2014
martedì 5 agosto 2014
Musicoterapia
Il silenzio
E una stella.
E la creatività
Che trasforma il dolore
In bellezza.
Luce
Un piede nella terra e mi fotto le ginocchia
La testa al sole e il polso cede senza forza
Ho bevuto più di ieri ogni giorno un goccio in più
Mentre piove ad agosto come il pianto di un padre stronzo
Luce luce nel pugno nero della paura
Scendi e cala dentro dove più dura
Dove fa più male dove è più volgare
Dove fa più male dove è naturale
Ti stringo e ti bacio e gli occhi cadono nel petto
Il corpo nudo nella sabbia e la memoria copre tutto quel che è vivo
Ho tenuto il muso duro ringhiato un verso più di ieri
Il sole cala ad est stanotte mentre il tempo scorre più veloce
Luce luce alle radici oscure dell'io
Scendi cala dentro nell'addio
Dove tira di più dove stringe e chiude
Dove fa più male dove è naturale
Dove fa più male senza perdonare
Senza perdonare
lunedì 4 agosto 2014
domenica 3 agosto 2014
Oceania
Dopo tanta insana confusione lasciar tornare nel proprio Universo quella sana incertezza capace di ignota creatività.
venerdì 1 agosto 2014
Il nuovo confine
Immagino ogni cosa
Dal tempo immobile
Al canto dell' ohm
Dal volo di un gabbiano
Allo scavare di un lombrico
Dalla cura dei Bisolitari
Al volo di un drago argentato
Dal sogno di un sorriso
All'incubo di un grido
Nella fede immortale
Della rivoluzione terrestre
Senza perdere la tenerezza
Senza fermare l'azione violenta
Della lotta che tutto tace
Anche il passo lento
Anche il sorriso leggero
Anche il profumo del passato
Anche l'assenza di un corpo
Anche il piacere di un incontro
Anche la tensione di un colpo
Il confine di me che sussiste
Nonostante il vagare di Ulisse
Il canto di una sirena
Le corde salde della coscienza
L'ardore della lotta
L'amore della notte
Occhi non ho più
Che per indovinare il silenzio
E l'estasi di un intero
Inatteso
Istante di grazia.
Guglielmo Nigro, salvo dove diversamente indicato.
esplicitare sempre l'autore e/o la fonte.