(c) alessandro grassani
Mi sono imbattuto in una previsione delle Nazioni Unite che stima che nel 2050 la Terra dovrà farsi carico di 200 milioni di profughi climatici; tutte persone che non emigreranno nelle nazioni ricche, ma cercheranno nuove forme di sostentamento nelle aree urbane dei loro paesi d’origine, i cosiddetti slums, già sovraffollati e spesso poverissimi. Il 90% di questa migrazione avverrà infatti proprio nei Paesi meno sviluppati, cosi i Paesi più poveri - proprio quelli che meno hanno contribuito ai cambiamenti climatici - saranno i più colpiti da questo fenomeno a causa della mancanza di fondi da investire in politiche alternative di sviluppo nelle zone non più abitabili.
Mi sono chiesto chi fossero questi profughi climatici, da dove arrivano e dove vanno: ho deciso di percorrere il loro cammino e raccontare le loro storie.
Alessandro Grassani, intervistato da Sara Di Carlo qui.
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