venerdì 29 aprile 2011

Sequenza a terra



1.
esco presto
respiro
il traffico è moderato
buon inizio

2.
ho nostalgia degli anni ‘20
di letture di spazi sconfinati e vecchi
ma non antichi.
torno a faulkner.

3.
di quella rabbia che ti rimane addosso
come fumo tra le dita
cosa mi dici?
che è assenza di pace
o solo il ritiro dell’anticiclone?
avevo paura.

4.
più tardi mangerò il mio pane
dalle tue mani
boccone dopo boccone
pensando grazie
sorridendo grazie

5.
L’accoglienza è benigna, e te ce credo: vengo per comprare vecchi numeri arretrati.

6.
dell’acqua ho sensazione
mentre scorre fuori e dentro di me
della sua calma della sua potenza
della sua flessibilità
della sua distruzione
della sua lucentezza

composto per lo più di acqua
cambio stato continuamente

perché lamentarsi di un temporale
o di un nubifragio
quando li portiamo dentro di noi
a ogni passo?

7.
nel mio riposo
c’è spesso l’insidia del pensiero
dell’indolenza e della pigrizia

8.
l’azione come reazione all’inerzia
l’azione come sforzo
l’azione come contrario alla pace

9.
Ma i narratori (o registi) del caso Manson dovranno chiarire – con l’aiuto dell’imminente processo – innanzitutto un punto. Come in altri casi clamorosi, la polizia trova anche qui immediatamente un gruppo di presunti colpevoli talmente giusti nell’aspetto e pittoreschi nel comportamento, che paiono appena inventati da una equipe di sceneggiatori impegnati in un grosso film commerciale su questo stesso delitto.

10.
ha sacrificato tutto se stesso per essere Salvador Dalì
l’artista, la persona, come estinzione del sé
l’eroe come sofferenza

11.
una dottoressa con gli occhi tondi, verdi
sorride al mio udito che ritorna
e mi chiedo se è meglio oggi dopo la crisi
o ieri prima che il mio orecchio destro iniziasse a urlare.

12.
tornare alla quiete dell’omeostasi
ringraziando il mio sistema immunitario
e l’estatica spirale dei farmaci

essere forte

1 commento:

Lui. ha detto...

questa foto mi mette tristezza, mi ricorda troppo la mia infanzia, il saltellare su una gamba a raccogliere il sassolino ....e la penitenza inflitta dal bullo del cortile: ritrovarmi con le lunghe trecce annodate era routine!!!

Lui.

ciao

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