venerdì 28 ottobre 2011

La paura

Il primo passo correttivo nel disfare l'errore è sapere innanzitutto che il conflitto è un'espressione di paura. Dì a te stesso che devi in qualche modo aver scelto di non amare, altrimenti la paura non avrebbe potuto emergere. Quindi l'intero processo di correzione diventa niente altro che una serie di passi pragmatici nel più ampio processo di accettazione dell'Espiazione come rimedio. Questi passi possono essere riassunti in questo modo:
Sappi prima di tutto che questa è paura.
La paura nasce dalla mancanza d'amore.
L'unico rimedio per la mancanza d'amore è l'amore perfetto.
L'amore perfetto è l'Espiazione. 
Un corso in miracoli (Cap. 2, VI, 7)

giovedì 27 ottobre 2011

Protezione

Quasi tutti scappano da se stessi il più velocemente possibile. E il problema è proprio questo, tu non puoi scappare da te stesso. 
Dovunque andrai, sarai te stesso. 
Si ha paura di conoscere se stessi. È la più grande paura del mondo. Lo è perché tu sei stato condannato da tutti quanti per le più piccole inezie - per gli errori più piccoli, quelli assolutamente umani - in maniera così spropositata da arrivare ad avere paura di te stesso. Tu sai che non sei degno.
Nelle profondità del tuo inconscio si è sedimentata questa idea - che tu non meriti niente, che sei assolutamente indegno. Naturalmente, la strada migliore è quella di scappare da te stesso.
Non puoi scappare da te stesso.
Osho da Satyam, Shivam, Sunderam

mercoledì 26 ottobre 2011

Malattia linguaggio dell'anima

More about Malattia, linguaggio dell'anima

La testa sottometteva cuore e addome, dando inizio a un'incondizionata signoria della ragione.
Rudiger Dahlke

domenica 23 ottobre 2011

Vorace

Guardo Elsa che mangia in giardino, al di là del vetro.
Divora la sua carne con voracità, nella paura che un gatto più grande e forte di lei gliela rubi.
Riconosco in quella fretta, la nostra fretta quando mangiamo.
Alla base della voracità c'è la paura.
E lo stomaco si chiude e contorce.

Mangiamo con calma. In pace.

mercoledì 12 ottobre 2011

Disincanto

Quanto cinismo percorre queste strade.
Le persone che rispetto, cui sono legato, ne sono piene.
Trasudano cinismo. C'è durezza. Paura. Disincanto.

La speranza è diventata ironia.

lunedì 10 ottobre 2011

Ritratti in movimento #21


[larger than life]

Rinoceronte o ippopotamo

Avresti più paura di un rinoceronte o di un ippopotamo?
Ecco, anche io.
Eppure, l'ippopotamo è molto più pericoloso.
Ti può ingoiare in un solo boccone.

Così, in questo modo, si muovono le idee.
Attraverso i pregiudizi.
Ogni giorno le cose iniziano e finiscono.
Tra pochi giorni si chiude una fase.

Più avanti, forse, si chiuderanno nuove porte.
Solo per conservare le forze, e aprirne di nuove.
Tutto qui.

Importante non avere timori per le ragioni sbagliate.

domenica 9 ottobre 2011

Ritratti in movimento #20



 
[studiava segretamente il mondo nascosto nella sua borsa]

sabato 8 ottobre 2011

Privatizzazioni, qualcosa non mi torna

venerdì 7 ottobre 2011

Ritratti in movimento #19

[entrando, una sequenza]





Bianco e nero, foto di casa #7

giovedì 6 ottobre 2011

Un ricordo di Steve Jobs



Morto da due giorni.
I ricordi in rete si inseguono.
Tra gli articoli letti, quello che preferisco lo trovi qui, a firma Vittorio Zambardino.

Tutta la cultura che ispira la Silicon Valley corre tra due sponde pratiche e concettuali. Tra Open Source e sfruttamento intensivo e privatistico delle elaborazioni collettive, tra "community" ed egoismo imprenditoriale. Ciò che accomuna le due sponde è il primato dell'individuo, padrone del proprio desiderio, del proprio destino e pronto alla trasgressione. Americani, insomma.

La faccia da porco dell'agricoltura lombarda


Per le strade di Milano inciampo nell’ultima pubblicità governativa: è la Regione Lombardia, che lancia una compagna a favore dell’agricoltura. Stando al nome del sito di riferimento della campagna (che parafrasato dice “la faccia giovane dell’agricoltura in Lombardia”), si tratta di incentivare l’agricoltura tra i giovani.


Gli slogan riguardano:

- la salute: ti fa mangiare sano
- l’ambiente: protegge la qualità dell’ambiente
- la tipicità del territorio: tutela la produzione dei prodotti tipici
- una generica qualità (di cosa?!): garantisce la qualità
- lo sviluppo economico: fa crescere l’economia

Slogan. Per lo più vuoti, se pensiamo alla scarsa tutela del territorio realmente in atto in Lombardia (e in Italia); all’utilizzo di produzioni intensive a bassi costi che impoveriscono tragicamente la terra; ai bassi, bassissimi margini per i produttori; all’utilizzo selvaggio di anticrittogamici e disinfestanti.
All’agricoltura, nella campagna pubblicitaria, è inoltre associato l’allevamento, al punto che la maggior parte dei manifesti è legato ad esso: un’oca (!), un maiale, una mucca, una fetta di gorgonzola, il grana…

Le domande sono ovvie: cosa c’entra l’allevamento intensivo con la tutela del consumatore, dell’ambiente e della qualità? Come si combina la necessità di produrre sempre di più a costi sempre più bassi, sulla pelle dei poveri animali e … dei consumatori inconsapevoli?

La pubblicità è brutta, su un piano puramente comunicativo (la faccia giovane dell’agricoltura è rappresentata da un maiale, da un’oca, da una fetta di zola…);
ed elenca un insieme di slogan vuoti e offensivi, per l’intelligenza dei cittadini.
Il nostro unico ruolo, è di essere sempre più consapevoli e non farci prendere per i fondelli. Sono piuttosto stanco di questa demagogia. Stanco di questo governo regionale oligarchico e inefficiente e ciellino e ipocrita.






Ritratti in movimento #18


[capovolto]

Gone! and Numb

Se valuti le cose da un punto di vista, il tutto si confonde.
Un esempio musicale. 15 anni fa The Cure hanno pubblicato un disco bellissimo, Wild Mood Swings. Ne ho cercato recensioni in giro. E tutte parlano di delusione e tradimento di un presunto vecchio stile. Si parla anche di deriva latin. Eppure, di latin nel disco c'è traccia solo in un pezzo. Poi c'è funk, pop, rock, jazz e una grande energia creativa. Peccato che, col senno di poi, lo stesso Robert Smith abbia in parte disconosciuto l'album. Punti di vista.
Dimenticati della storia dei Cure, e ascolta questo pezzo straordinario, Gone!, dove un esperto di depressione come Smith ti avverte: non autocommiserarti, datti una mossa. Nel disco originale, Gone! è seguito da Numb, una ballad straziante. E l'accostamento dei due brani è impressionante. Fortissimo.
Grande musica oltre i pregiudizi. E Smith è il solito enorme interprete.
Di Gone! riporto una versione live interessante e l'originale del disco (con un solo di tromba molto più mordente).


GONE!





Oh you know how it is

wake up feeling blue
and everything that could be wrong is
including you
black clouds and rain and pain in your head
and all you want to do is stay in bed
but if you do that you'll be missing the world
because it doesn't stop turning whatever you heard
if you do that you'll be missing the world
you have to get up get out and get gone!
yeah you know how it is
wake up feeling green

sick as a dog and six times as mean
you don't want to sing you don't want to play
you don't want to swing you don't want to sway
all you want to do is nothing
on a day like today

but if you do that you'll be missing the world
because it doesn't stop turning whatever you heard
if you do that you'll be missing the world
you have to get up get out and get gone!
yeah get up get out and have some fun
you have to get up get out and get gone!
yeah get up get out and get it on
get up get out and get gone!
you have to get up get out and get living
yeah this is really it...

so you know how it is
wake up feeling grey
nothing much to think and nothing much to say
don't want to talk don't want to try
don't want to think don't want to know

who what where when or why...

oh but you do that and you're missing the world
yeah it's happening right now whatever you heard
you do that and you're missing the world

you have to get up get out and get gone!
yeah get up get out and have some fun
you have to get up get out and get gone!
yeah get up get out and get it on
get up get out and get gone!
you have to get up get out and get living
yeah this is really it


NUMB



Yeah this is how it ends

After all these years
Tired of it all
Hopelessly helplessly broken apart
He finally falls
He doesn't want to think
Doesn't want to feel
Doesn't want to know what's going on
Says there's nothing he can do will change anything
He doesn't want to know what's going wrong
Because he's in love with a drug
One that makes him numb
One that stops him feeling at all
He's in love with a drug
Forget everyone
He really doesn't care anymore
Anymore...
Yeah this is how it ends
After all this time
Everything just fades away
Worn-out and empty and all alone
With nothing left to say
Oh it's all too big to make a difference
It's all too wrong to make it right
Yeah everything is too unfair
Everything too much to bear
He doesn't have the strength left for the fight
Says all he wants is the drug
The one that makes him numb
The one that stops him feeling at all
He just wants to take the drug
Forget everyone
He doesn't want to care anymore
Just keeps loving the drug
The one that makes him numb
The one that stops him feeling at all
Just keeps loving the drug
The drug that he's become
He isn't really here anymore...


And that makes me cry

Bianco e nero, foto di casa #6

mercoledì 5 ottobre 2011

Ritratti in movimento #17


[aver cura]

martedì 4 ottobre 2011

Ritratti in movimento #16


[l'età di mezzo è passata aspettando]

Bianco e nero, foto di casa #5

lunedì 3 ottobre 2011

Bianco e nero, foto di casa #4

domenica 2 ottobre 2011

Love is talking








E poi venne la notte
ma non fu l’ultima a cadere
per primi gli uomini, poi i cani, poi le artiglierie da campo

poi i limoni
e gli occhi dei bambini
e le risposte dei carabinieri
poi passò tutto e alba ritornò il sole
e a mezzogiorno il canto


madre, di tutti i poeti
raccogli solo i figli di disgrazia
e poi allontanati, mettiti i guanti,
mettiti artigli per dimenticare
la seduzione per i giornalisti
e l’attenzione per le borse nere
poi torna a casa, prepara il pane
e che ai tuoi uomini non manchi il pianto

love is talking moving everything
love is joking don’t move anything
love is talking moving everything
love is joking don’t move anything anything


così seguimmo le stelle senza sapere dove andare
ché non è vergine la terra
perché a violenza l’ha piegata il mare
e violentammo anche noi per non sentire la fame
la carne cruda nelle gambe
così da pochi diventammo sciame


ma poi finirono le terre
ed inventammo dio
lo trafiggemmo all’alba
l’ultima volta che provò a sorridere
così inventammo la notte
che non si parli più del sole
non c’è mai stato nessun errore
perché chi vede muore

love is talking moving everything
love is joking don’t move anything
love is talking moving everything
love is joking don’t move anything


Paolo Benvegnu

Bianco e nero, foto di casa #3

Ritratti in movimento #14


[tre posti]

sabato 1 ottobre 2011

Guardare e non vedere

Smoke and mirrors

Poiana e fantasmi





Bianco e nero, foto di casa #2

Tutti i testi e le immagini di questo blog sono (c) di
Guglielmo Nigro,
salvo dove diversamente indicato.
Puoi diffonderli a tuo piacere ma ti chiedo di
esplicitare sempre l'autore e/o la fonte.