venerdì 19 ottobre 2012

Il parco della luna



Sono più di cent'anni che al parco della luna 
arriva Sonni Boi con i cavalli di legno e la sua donna Fortuna 
i denti di ferro e gli occhi neri puntati nel cielo per capirne i misteri. 
È nato a Ferrara anzi l'hanno trovato su un muro 
è pieno di segni e i muscoli corrono sulla sua pelle. 
Sonni Boi ha disegnato sulle braccia la mappa delle stelle. 
Di notte va a caccia e con il cavallo raccoglie chi si è perduto. 
Anch'io quante volte da bambino ho chiesto aiuto 
quante volte da solo mi sono perduto 
quante volte ho pianto e sono caduto 
guardando le stelle ho chiesto di capire 
come entrare nel mondo dei grandi senza paura paura di morire. 
Come uno zingaro seduto su un muro gli occhi nel cielo puntati sul futuro 
Dei suoi mille figli non ricorda un viso ne ha avuto uno per coltello 
ha fatto un figlio per ogni nemico ucciso. 
Sonni Boi non è cattivo ha perfino sorriso guardando 
Fortuna accarezzandole il viso. 
Li ho visti abbracciarsi come bimbi nel parco della luna 
tutti e due con una valigia nella mano 
con l'aria di chi deve partire 
e andare lontano oppure morire, 
in silenzio, sparire piano piano 
sopra il loro cavallo di legno con la loro pelle scura nella mano. 
Adesso Sonni Boi e la sua donna Fortuna 
Saranno a metà strada tra Ferrara e la luna.

Lucio Dalla

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