lunedì 28 marzo 2011

Citazione Gabo #113

Dopo un capriccio da record, gli chiedo:
e allora? come mai?

è stato solo un malinteso.
quanto spazio e quanta polvere.
ho le mani sporche di cenere.
con un gesto, cambio l'aria.
mulinelli di vento tra le palpebre.

quindi si ferma tutto, di nuovo.
poche volte al giorno.
ricordo le mie prime volte
senza veli i volti asciutti
austeri
degli ammonimenti canini.

libero da colpa.
passo e segno come feci.
libero di corpo.
gatto.
lupo.
feroce.
vivo.

il mio corpo invecchia.
mani gialle di miele.
ho i tuoi occhi che dicono.
ho la tua bocca che chiude.
senza sole sono solo.
senza te.

manca poco.
il nuovo passaggio è trascorso.
sollevato in aria in equilibrio.
segni di una luce diversa
attraverso la tua voce felice.
volevo essere immortale.

solo un punto nel cerchio.
sono tutto nel cerchio.
ma vivo nel punto
esatto.
fermo.
nella mia gioia piegata
dalla rabbia di gesso.

quindi passo come nube.
accarezzo i declivi con ombre.
pizzico i seni di terra.
diretto a sud dove non nato
torno a morire.
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