martedì 22 giugno 2010

Solstizio d'estate

1.
A lui sarebbe piaciuto.
José Saramago muore nei giorni in cui leggo il suo Le intermittenze della morte.
Pace.

2.
A lei sarebbe piaciuto.
Vedermi seduto, sotto un albero, pioggia sulla faccia, nella posizione dell’apertura del cuore, mentre canto tra le labbra.
Movimento.

3.
A qualcuno sarebbe piaciuto.
In qualche momento del giorno o della notte, mettere la testa nell’acqua e interrompere il flusso del respiro, contratto e sordo.
Dissoluzione.

4.
A mio figlio sarebbe piaciuto.
Nascere con calma, nel ritmo del respiro di sua madre. Come accadrà. Ne sono certo.
Vita.

5.
Al mare sarebbe piaciuto.
Sputare il veleno dalle onde, in faccia agli uomini che non riconoscono il ritmo delle maree e il riposo della bonaccia. Lasciarli vuoti, derelitti, privi della sua abbondanza.
Coraggio.

6.
A me sarebbe piaciuto.
Perdere i pensieri in quella striscia luminosa di tramonto, tra le nuvole alte e il profilo acuto delle Alpi.
Consolazione.

7.
Al sole sarebbe piaciuto.
Nascondersi, nel solstizio d’estate, e lasciar scendere la neve. Come a nascondino.
Sorpresa.

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