mercoledì 17 marzo 2010

3. Chiacchiere e preoccupazioni


Se non ci preoccupassimo, in massima parte non ci accorgeremmo di essere vivi; lottare con un problema è per la maggioranza di noi indicazione della nostra esistenza. Non possiamo immaginare la vita senza un problema; e più siamo assorbiti in un problema, più vivi ci crediamo di essere. La costante tensione su di un problema che soltanto il pensiero ha creato non fa che ottundere la mente, rendendola insensibile e stanca.
[...]
La curiosità non rappresenta la via della comprensione. La comprensione viene dalla conoscenza di se stessi. Colui che soffre non è curioso; e la semplice curiosità, coi suoi eccessi meditativi, è un intralcio alla conoscenza di se stessi. La meditazione filosofica, come la curiosità, è un indizio di irrequietezza; e una mente irrequieta, per dotata che sia, distrugge la comprensione e la felicità.
Jiddu Krishnamurti, La mia strada è la tua strada

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