domenica 28 febbraio 2010

Foto di Gabo #21


[riposo]


..nel caso me ne scordassi
ieri sera lorelei mi ha detto qualcosa che mette nuova luce..

un filo sottile di luce limpida.
e spazio...

Vishuddhi


Anni fa, a una fiera, compro un flauto traverso in bambù, accordato in MI.
Inizio a suonarlo.
Prima, mi ero avvicinato solo una volta a un flatuo traverso. Ma nulla più.
Poi, il mio amico Stefano mi vende un flauto traverso vero e proprio.
Ci butto fiato e scopro l'amore per il registro basso.
Un giorno, mia sorella che mi vuole bene, mi regala un flauto dolce tenore, su mia imboccata.
Me ne innamoro. E diventa strumento di meditazione. Note basse, diaframma, respiro, pace.

Poi conosco Frina, che suona l'arpa, canta e scrive musica. Mi invita a una performance, venerdì 5 marzo a Parma. Questa.
Suonerò per la prima volta dal vivo il flauto tenore. E non sarà come schiacciare i tasti di un pianoforte.
Dovrò solo stare attaccato al mio respiro.
Fiato sono, suono divento, silenzio sarò.
Spero di non rimanere in silenzio troppo presto!

sabato 27 febbraio 2010

Foto di Gabo #20


[speranza]

Citazione Gabo #59

- Di cosa puzza la cacca?
- Di cacca.
- No, di profumo puzza la cacca. Ha l'odore di una verdura.
- Quale?
- Non lo so.

Citazione Gabo #58

Gabo finisce la pappa. Gli batto le mani.

- Fa schifo quell'applauso!
- Sei bello tu, Gabo.
- Si è vero sono bello io!

Camminando in città



...confondere la personalità con un paio di scarpe...

...abituata alla bellezza si comporta da bella anche se la sua bellezza è ormai sfiorita...

...ricondurre la sessualità alla sua funzione biologica...

...abc del marketing: Cats sponsorizzato dalla Friskies...

...faccia da Craxi. Destinato all'impunità...

Prendere corpo, di Gherasim Luca

Io tu flora
tu io fauna

Io tu pelle
io tu porta
e finestra
tu io osso
tu io oceano
tu io audacia
tu io meteorite

Io tu chiave d’oro
io tu straordinario
tu io parossismo

Tu io parossismo
e paradosso
io tu clavicembalo
tu io silenziosamente
tu io specchio
io tu orologio

Tu io miraggio
tu io oasi
tu io uccello
tu io insetto
tu io cateratta

Io tu luna
tu io nuvola
tu io alta marea
Io tu trasparente
tu io penombra
tu io limpido
tu io castello vuoto
e labirinto
Tu io parallasse
e parabola
tu io in piedi
e disteso
tu io obliquo

Io tu equinozio
io tu poeta
tu io danza
io tu particolare
tu io perpendicolare
e soppalco

Tu io visibile
tu io silhouette
tu io infinitamente
tu io indivisibile
tu io ironia

Io tu fragile
io tu ardente
io tu foneticamente
tu io geroglifico

Io tu spazio
tu io cascata
io tu cascata
a mia volta ma tu


tu io fluido


tu io stella filante

tu io vulcanico

noi noi polverizzabile

Noi noi scandalosamente
giorno e notte
noi noi oggi stesso
tu io tangente
io tu concentrica

Tu io solubile
tu io insolubile
tu che mi asfissi
e io liberatrice
tu io pulsante

Tu io vertigine
tu io estasi
tu io appassionatamente
tu io assoluto
io tu assente
tu io assurdo

(prendere corpo)
Io tu narice io tu capigliatura
io tu anca
tu mi ossessioni
io tu petto
io busto tu petto poi tu volto
io tu corsetto
tu io odore tu io vertigine
tu scivoli
io tu coscia io ti accarezzo
io tu fremito
tu mi scavalchi
tu io insopportabile
io tu amazzone
io tu gola io tu ventre
io tu gonna
io tu giarrettiera io tu calze io tu Bach
sì io tu Bach per clavicembalo seno e flauto

io tu tremante
mi seduci mi assorbi
ti contendo
ti rischio ti scalo
mi sfiori
ti navigo
ma tu mi agiti
mi sfiori mi racchiudi
tu io carne cuoio pelle e morso
tu io slip nero
tu io ballerine rosse
e quando tu niente tacchi alti sui miei sensi
tu i coccodrilli
tu le foche tu le affascini
mi copri
ti scopro t’invento
talvolta ti abbandoni

tu io labbra umide
ti libero ti deliro
mi deliri e mi seduci
io tu spalla io tu vertebra io tu caviglia
io tu ciglia e pupille
e se io scapola non prima dei polmoni
anche lontana tu io ascelle
ti respiro
giorno e notte ti respiro
io tu bocca
io tu palato io tu denti io tu unghie
io tu vulva io tu palpebre
io tu fiato
io tu inguine
io tu sangue io tu collo
io tu polpacci io tu certezza
io tu guance e vene

io tu mani
io tu sudore
io tu lingua
io tu nuca
io ti navigo
io tu ombra io tu corpo e fantasma
io tu retina nel mio soffio
tu tu iride


io ti scrivo
tu mi pensi

(traduzione di alfredo riponi, presa dall'ottimo sito Imperfetta Ellissi)

Foto di Gabo #19


[suonare il piano]

Abitudini esistenziali

lunedì 22 febbraio 2010

Regno d'italia


Nell’Italia degli abusi edilizi, senza pianificazione e prevenzione territoriale, Bertolaso è Babbo Natale che porta aiuti e doni alle vittime. In un editoriale commuovente sul Giorno (non ricordo data e firma) si avvisa il lettore che “dire che Bertolaso è corrotto è come dire che Babbo Natale è pedofilo”. Ovviamente, il sillogismo è improprio e scorretto, e riflette di un modo specifico di pensare. Perché la risposta meno ideologica e concreta che si potrebbe dare all’editorialista del Giorno è che Babbo Natale non esiste. La politica prosegue quindi con sillogismi basati sul nulla.
In questa Italia, nel Festival di San Remo delle raccomandazioni discografiche, ha successo la commuovente operetta morale del mai sarà principe Filiberto, che dal basso della sua confusione mentale indotta dall’assenza di un rapporto con il reale, inneggia alla sua idea di Regno d’Italia. Ed è quasi convincente, con quel suo buonismo di accatto che il suo compagno Pupo ha masticato in mesi e mesi di conduzione de I fatti tuoi.

E mentre la Bertolaso SpA rimane in stato di fermo e il patron della FIAT Marchionne parla con i suoi lavoratori a botte di comunicati dall’estero – essendo i suoi reali interlocutori gli Stati Uniti – agli italiani non resta che convincersi, di commozione in commozione, che è meglio vivere nell’incoscienza, e che “be stupid” è la migliore delle opzioni possibili.

Non dubito che l’isolamento sia, a questo punto, un’opzione da molti presa in considerazione. Gli altri? La maggior parte attende di crociare deresponsabilizzati un foglio di carta alle prossime regionali come si fa con la schedina del totocalcio. E aspetta i successi del prossimo festival della canzonetta.



venerdì 19 febbraio 2010

L'inverno sbadiglia

stanco, l'inverno, sbadiglia e se ne va lavato dall'acqua
come un vecchio abito.
tornerà presto la fatica della terra che genera.

e intanto

elsa ha fame e passeggia sul mac
per avere attenzione
gabo si sveglia presto
e si intimidisce per la musica delle streghe
lorelei scappa al lavoro sotto la pioggia
portando in giro una nuova luce

io
suono il flauto
scrivo
ho il ghiaccio su un ginocchio
ascolto
e prevedo il futuro
come da un fondo di caffè
come dal fondo del mare
pescando i doni che mi arrivano
a piene mani dalle profondità.

martedì 16 febbraio 2010

Citazione Gabo #57

- Questa notte ti ho sognato, papà.
Con una scala lunga lunga salivi sul tetto.
- Per fare cosa?
- Per sistemare il tetto.
- ...
- Scherzo! Non è vero. Non ti ho sognato

domenica 14 febbraio 2010

Citazione Gabo #56

Il giallo più il rosa fa giallo ocra.
Vero papà?

venerdì 12 febbraio 2010

Citazione Gabo #55

- Domani è sabato
- Uè!
- Non si va a scuola
- Evviva!
- Domattina facciamo il bagnetto
- Uffa!

Tutto guarisce

Un libro si siede accanto a me, sulla scrivania.
È un libro spesso, corposo e pesante.
Il contrario di me.
Non lo leggerò tutto.
In fondo, continua a nevicare ma solo di notte, con timida assiduità e interruzioni.

Ascolto le ferite di mia madre, nella sua voce, nelle sue lacrime, nelle sue capriole emotive.
Ne accolgo ogni piega di sofferenza, illudendomi di comprenderla.

Comprendo meglio la mia origine.
La radice.
Radicamento come ritorno alla terra o come impossibilità a mutare e a lasciare andare?

Ho sognato molto stanotte, ho sognato concreto. Ma non ricordo.
Vi ho dormito accanto, Lorelei e nuovo seme nel ventre. È consolante. Più di una carezza.
Il tuo respiro, la tua generosità materna ed emotiva.
Il mio respiro guarisce, ogni giorno. Me ne prendo cura come con Gabo.
Tutto guarisce. Tutto muta.

Citazione Gabo #54

Sei tornato tanto tardi dal lavoro ieri sera.
Ma non hai dormito per niente?

lunedì 8 febbraio 2010

Citazione Gabo #53

Lo lavo. Lui è stanco e insofferente.
Mi dice
- Voglio andare via.
- Dove?
- Voglio andare via lontano.

domenica 7 febbraio 2010

Tornare a casa


[uno]
la mia fotocamera è tornata a casa

[due]
volevo uscire volevo fermarmi volevo fermare il passo volevo guardare in alto volevo mangiare da solo volevo accarezzarti volevo suonare il flauto volevo riposare volevo -
mi sono perso qualcosa?

[tre]
se siete un buddhista e pensate che il buddhismo sia la sola strada, siete catturati nell’idea del buddhismo. Ma fortunatamente Buddha vi dice che il buddhismo è fatto solo di elementi non buddhisti

[quattro]
il contrario dell’anarchia: lasciare alle istituzioni le responsabilità individuali

[cinque]
i dogmi sono disciplina della paura e del buio. la religione è ricerca senza dogmi e senza costrizioni, per superare ogni paura

[sei]
la disciplina del bastone a terra, secondo gli insegnamenti del maestro Gabo, aiutano a mantenere la retta via verso casa

venerdì 5 febbraio 2010

Buona continuazione

quattro anni di corse senza pausa



impegnato a superare ostacoli



a incontrare gente



e a imparare la vita dalle piante.



mai fermarsi, neppure a fare pipi



tra una risata in compagnia



e un riposo rigenerante.



buona continuazione a te che
sei tutta la mia pace!


giovedì 4 febbraio 2010

Citazione Gabo #52

Rivolgendosi alla pancia della mamma:

Cresci fratellino
che quando esci ti do uno sculaccio.

martedì 2 febbraio 2010

Citazione Gabo #51

Giocando coi Gormiti.
- Ghiaccio polare! - urla Gabo.
- Non mi fa niente, sono il Gormita del Vulcano!
- Neve!
- hmm...
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