domenica 29 marzo 2009

Fine giornata

venerdì 27 marzo 2009

Frantumi

Oggi un bicchiere si rompe.
Vetro dappertutto.
L'importante è non tagliarsi.

E accettare la dissonanza cognitiva che scaturisce dalla perdita.

Watchmen


Segnalo uno speciale de LoSpazioBianco.it su Watchmen, in occasione della presenza del film nelle sale cinematografiche.
Lo leggete qui.
C'è anche un mio pezzo, qui.


La versione Simpson dei personaggi di Watchmen. Riuscitissima.

mercoledì 25 marzo 2009

Appartenenze

Il cielo si fa grigio.
Oggi ho riletto qualcosa di Watchmen per un articoletto per LSB.
Mi sorprende sempre la sua lucidità narrativa.
Ascolto l'Otello di Verdi ma in ufficio non funziona. Ripiego su Carmen Consoli.
Un'amica descrive su fogli bianchi la sua giornata lavorativa. Mi colpiscono la chiarezza e l'emotività. Mi colpiscono quelle righe di parole fitte e sempre regolari, scritte a mano, mai un tentennamento alla verticalità. La immagino curva sui fogli, impegnata a raccontarsi e a scoprirsi.
Per me la regolarità, la precisione e il senso della direzione sono sempre stati traballanti, inefficaci. Sviluppo da poco tempo una percezione chiara del percorso che mi aspetta, al passo della crescita di Gabo, al passo del mio respiro, con gli occhi e le spalle di Lorelei a osservarmi e consolidarmi. Senza vacue illusioni o concessioni all'ego, senza consolazione.
L'inverno è finito di colpo, come è arrivato. Si respira il tepore di giornate diverse. Pizzica la gola, il vento muove la polvere e i capelli. Evito le mele che in questo periodo sono troppo irritanti per il mio organismo. Apprezzo ancora le ultime arance, ma sono quasi il ricordo di un sapore. Attendo già l'estate e la frutta rossa.
Il mio corpo in questi giorni è alleggerito da un'armatura meno spessa. Sospiro meno, lavoro molto, respiro liberamente, sono meno spossato, meno prigioniero degli impulsi. Il mio ventre è fluido. Ho una chiara percezione del reale peso del mio corpo magro e del mio radicamento alla terra, alla vita.
Sorrido, perché non scordo chi sono e da dove vengo. Sorrido perché provo un senso di profonda appartenenza. Ed anche le cose che più mi avviliscono per la loro becera idiozia e struttura distruttiva mi arrivano come segnali di vita, della complessità della nostra esistenza, delle nostre vocazioni alla separazione, alla frantumazione.
Alcune persone mi restituiscono la gioia della condiviosione della musica. Mi parlano di dolori che spariscono, di depressioni che si stemperano, dell'energia che si rimette in movimento. Della felicità di riscoprirsi capaci di essere e di fare, di divertirsi e giocare con le loro emozioni e le loro aspettative. Due persone, al termine di un percorso di espressività musicale in coppia, si stringono la mano.
Mi tengo per mano. E sono vicino a Gabo e a Lorelei e alle mie appartenenze. A quello che sono stato e sarò, nel momento presente.

martedì 24 marzo 2009

Chi ben comincia...

Personale

Eyes Wide Shut

Totalitarismo

Inverno finito

lunedì 23 marzo 2009

Cristiano

Oggi in radio si parlava delle parole di Bagnasco a proposito della felice (!?) trasferta africana di Papa come si chiama.
Uno sguardo severo sul mondo.

Un ascoltatore telefona per dire la sua. Gli chiedono sei cristiano?
Grazie a Dio no, risponde.

Ora, la battuta è vecchia quanto la religione, eppure detta così, inconsapevolmente alla radio, faceva parecchio ridere.

Mi accontento di poco, in questi giorni.

Non ho foto

Non ne ho voglia.
Cercare, scattare, scaricare, ridurre e pubblicare.
Non mi va, stasera, di lavorare sulle foto.

Vado fino a Lavena Ponte Tresa per lavoro, vicino alla Svizzera. Da casa mia circa due ore e mezza.
Traffico e parziale senso di immobilità. Eppure torno a casa che mi sento centrato e calmo.
Stanco, ma meno del solito in questi casi.

La meditazione in auto come forma di riconciliazione. In più di un'occasione, fermo in colonna, ho pensato felice a quanto tempo avevo a disposizione per rimanere a contatto col respiro. Più o meno cinque ore di viaggio. Non capita spesso.

Per fortuna.

Paura?

Peccato.
Stasera ho raccontato a Gabo la storia del Fantasma Formaggino.

Inizia da una casa abbandonata, lui e i suoi amici Lia, Davide e Giorgia entrano per trovare rifugio dalla pioggia.
Rumori, buio... il fantasma che spaventa prima Lia, poi Davide, poi Giorgia...
Mi preparo per la battuta finale: il fantasma che arriva da Gabo, si annuncia e lui che lo spalma sul panino...

"No!" mi dice "da me no, ho paura!"
Fine della storia.
Credo sia ancora sveglio.
Gh-


via il fantasma via il fantasma via il fantasma da qui
via il fantasma via il fantasma via stai lontano!

sabato 21 marzo 2009

Citazione Gabo #7

Gabo dice a Lorelei:
Quando diventi piccola puoi giocare con i miei giochi.

giovedì 19 marzo 2009

Rat-Man e la guerra


Segnalo il mio ultimo articolo per LoSpazioBianco.it sull'ultima storia del Rat-Man di Leo Ortolani.
Il tema è la guerra e la satira. Lo trovate qui.

mercoledì 18 marzo 2009

Guglielmo & Co.

Sto per fondare una nuova società: la Guglielmo & Co.
Si occuperò di recupero crediti...

De:Code

De:Code è il nome dietro cui si celano tre esperti critici di fumetti che da anni si occupano dell'ingrato compito di parlare di fumetti in modo consapevole, offrendo spunti di riflessione e non marchette o news inutili quanto clamorose.
La loro prima incarnazione fu il sito Rorscharch, dal nome del celebre personaggio di Watchmen di Moore e Gibbons (oggi anche al cinema), che iniziai a leggere ben prima di iniziare io stesso ad occuparmi di fumetti.
La seconda fu il sito De:Code che rivelò da subito una difficoltà: aggiornamenti non regolari e non frequenti. Un'impostazione che rivelava, forse, altre vocazioni.
Di De:Code ho sempre amato il nome, che trovo sintentico e molto efficace. E la qualità di alcuni articoli che sollecito tutti a scoprire.
L'ultima evoluzione è De:Code in formato rivista tematica in pdf, che credo sposi ottimamente la vocazione di cui sopra, più improntata agli approfondimenti, e che favorisce un lavoro più pianificato a lungo/medio termine.
Trovate il primo numero qui.
Io non ho ancora potuto leggerla, ma lo farò presto. Per certo posso dire che copre parzialmente un vuoto che senza dubbio esiste, in Italia, ovvero quello di riviste di critica che sviluppano riflessioni, argomentazioni e interviste sul fumetto. L'unica scelta che mi sento di non condividere, pensandoci a caldo, è l'esclusione delle recensioni che ritengo restino un servizio fondamentale per i lettori, nonché un buon modo per mettere alla luce il grande movimento che esiste nel mercato del fumetto in questi anni.
Ne riparlerò.


nota: Come mi ha puntualmente ricordato Emiliano Longobardi tra Rorscharch e De:Code c'è stata l'avventura di Comics Code. Il passaggio mi è sfuggito, forse, a causa di tre motivi: la fretta con la quale ho postato; l'assonanza dei nomi; malgrado gli effettivi cambiamenti strutturali e di collaboratori (Emo era parte del progetto ma da De:Code in avanti ne uscì) ho sempre visto molta continuità tra Comics Code e De:Code. Sbagliando.
Ma credo che tutto ciò ai lettori di questo blog interessi poco. Leggetevi il nuovo De:Code in pdf!

Manga Silvio


Di Berlusconi si è raccontato e si racconta in ogni modo.
E devo dire che sono piuttosto stufo di vederlo, sentirlo, sentirne parlare (in bene e in male), anche solo sentire gli odori putrescenti della sua visione del mondo, così becera e italietta.
Però oggi una risata tra il risentimento e il patetico mi è stata strappata da questo:


L'agiografia manga di Berlusconi è una delle cose più rivelatorie di una persona, uno stile, un approccio politico ed esistenziale che mi sia mai capitata tra le mani.

Se non fosse che condiziona (in tutti i sensi) le vite di tante, tantissime persone, Berlusconi sarebbe un uomo facilmente dimenticabile, semplice come chiudere gli occhi e annusare la primavera in arrivo.

Immedesimazione

Stamane pensavo alla possibilità di realizzare un romanzo che racconta della vicenda umana di un mio amico, così come da sua richiesta. Raccontare la sua storia e le sue vicende drammatiche in modo diretto, metacomunicativo, esplicito. Un po' come fa Philip Roth nel suo splendido La Macchia Umana. Con anche quel po' di chiari riferimenti alla nostra vita sociale e politica e alle conseguenze dell'attuale crisi finanziare ed economica. Il tema si presta almeno quanto si prestava in quegli anni la vicenda del pompino a Clinton ricordato da Roth nel suo romanzo.
Vedo solo un problema rispetto al progetto. Non sono Philip Roth.

Donna manager

- ... allora se vuoi possiamo vederci nel pomeriggio in pausa caffè. Ho 15 minuti, 5 mi servono per andare in bagno, ma possiamo parlarci attraverso la porta.

- oh, ecco, si, non so se sarà sufficiente per pianificare il prossimo trimestre di lavoro, ma possiamo provarci.

venerdì 13 marzo 2009

C2 live a Villasanta


Sono felice di comunicare che sabato 14 marzo, a partire dalle ore 18.30 circa, suonerò con Stefano Chiodini nella formazione C2, standard jazz, presso la Casa dei Popoli di Villasanta (via Garibaldi).

Aperitivo e musica sono da sempre in sintonia.


Io spero di esserci!

Citazione Gabo #6


"Papà, ho male alla pancia"
"Hai mangiato troppo gelato, stasera"
"Domani mattina mangio tanta tanta colazione così va via tutto il gelato"
"..."

martedì 10 marzo 2009

Pediluvio

E dopo le scarpe... e dopo una giornata estenuante di lavoro...
mi concedo un pediluvio con l'argilla.
Polvere alla polvere, terra all'acqua.
L'acqua che priva della leggerezza la terra.

lunedì 9 marzo 2009

Scarpe

Scarpe segnate dal tempo.
Scarpe che tengono il tempo.
Scarpe rigate dal vento.
Scarpe sporche di polvere di palcoscenico.
Scarpe di calze adorne.
Scarpe scalze di piedi sudati.


Top Ten 2008

In questi giorni ho superato l'impresa impossibile di scegliere i dieci migliori fumetti del 2008, per partecipare all'annuale top ten de LoSpazioBianco.it.

Sono molti i fumetti che sono rimasti fuori. I primi esclusi sono quelli che non ho ancora avuto il tempo di leggere, e sono tanti. Basta sfogliare la mia pagina di Anobii per rendersene conto. Gli altri sono quelli dimenticati perché letti nei giorni di nebbia. Ci sono diverse, troppe ragioni per le quali dimenticare un fumetto (o un libro o un film o...) e non tutte hanno a che fare con la qualità del lavoro. Queste ragioni purtroppo non depongono a favore della professionalità di critico che sempre più appare come una chimera. E non per mancanza di conoscenze tecniche o di elementi di analisi. Ma perché più passano gli anni e più mi risulta difficile categorizzare, schematizzare, inchiodare al muro di una definizione emblematica.
Rimpiango le vecchie scelte definitorie senza compromessi, allo stesso modo con cui si rimpiangono i vagiti da bimbo.

Per cui mi sono orientato in questo modo, nella scelta dei miei dieci migliori:
- un segno che fosse personale, riconoscibile e coinvolgente
- una storia che ritorna a distanza di giorni a bussare alla mia mente
- un tema che incuriosisse la mia fantasia e fosse capace di creare nuove connessioni e nuovi punti di vista
- una costruzione della storia fresca, non meccanica, lontana dai soliti territori
- il completo disinteresse per la casa editrice o il paese di appartenenza dell'autore
- la musicalità dell'insieme della composizione (un tema su cui, davvero, un giorno mi piacerebbe scrivere)
- la vicinanza con la contemporaneità del mondo in cui viviamo e la vivacità della sua rappresentazione
- l'attenzione per le idiosincrasie degli autori, che sono sinonimo di genialità e personalità, quando abilmente controllate dalla tecnica
- ...

Non posso ancora rivelare le mie scelte, perché i voti per la top ten non sono ancora conclusi.
Dirò solo che Rughe di Paco Roca e Poor Bastard di Joe Matt non sono entrati in top ten per un pelo; che LMVDM di Gipi non è al primo posto; che c'è un fumetto che è puro intrattenimento ma che è una delle cose più belle scritte negli ultimi anni sul tema della diversità e dell'orrore, capace di rimescolare i generi in modo originale e imprevedibile; che neppure un albo Bonelli quest'anno entra in classifica (a differenza degli altri anni) e che questa scelta è stata necessaria; che Rat-man 70 potrebbe essere nella top ten del 2009; che gli autori italiani sono ben rappresentati, al di là delle mie stesse aspettative; che il fumetto europeo è al centro della scena e questa secondo me è una tendenza rilevante da segnalare; che è stato un anno di ottime letture e che il fumetto gode di una salute artistica eccellente; che ho troppo troppo materiale fermo da leggere.

A presto per la classifica.
Ah, ovviamente, nella menzione per la proposta di materiale storico non può che vincere la conclusione di Lone Wolf and Cub, senza dubbio uno dei massimi capolavori del fumetto mondiale.

Particolari



La mattina inizia con un paio di buone notizie.
Le buone notizie non arrivano mai sole.
Si attendono cattive notizie.
Il sole si muove sempre vicino al giorno.
Nella frenesia del vento è l'illusione del moto.
Si piantano semi a terra e quel che fu germoglia.
Le mani assecondano come ali le correnti calde.
Ci vuole leggerezza e distacco
per seguire la direzione nel cielo blu.
Il sopra come il sotto e il peso del palombaro.
Sono i particolari delle nuvole a segnare la strada.

le immagini sono due particolari da un disegno di Marino Neri per BilBolBul

domenica 8 marzo 2009

Il meglio e il peggio



La splendida autobiografia di Miles Davis si apre con un articolo che ricorda l'incontro di Davis con Zucchero a Viareggio nel 1989. Sembra che Davis avesse ascoltato Dune Mosse e ne fosse rimasto favorevolmente colpito. Da qui la collaborazione. Nell'articolo in questione si parla dell'incontro come del momento più basso della carriera stellare del trombettista afroamericano.
La vita è strana. Uno dei momenti più alti della carriera di Zucchero è anche uno dei momenti più bassi della carriera di Miles Davis. O così sembrerebbe.

Ho ascoltato oggi la registrazione di quella Dune Mosse e la trovo eccellente. Mi piace pensare che la musica favorisca l'unione piuttosto che la contrapposizione. E di certo Davis è stato uno dei principali alfieri delle contaminazioni e dei ribaltamenti di prospettiva. Per questo resta uno dei simboli della musica mondiale e, al contempo, uno dei musicisti più amati/odiati dell'ultimo secolo.




foto pescate dalla rete

Parisi e Coltrane


Paolo Parisi è un giovane autore italiano di fumetti che si sta affermando come uno dei più originali e importanti degli ultimi anni. Nelle librerie potete trovare il suo ultimo lavoro, una biografia di Coltrane molto personale ed efficace.
Ho avuto il piacere di intervistarlo nell'ambito delle inziative di BilBolBul, uno splendido festival internazionale del fumetto che si sta svolgendo in questi giorni a Bologna.
Qui l'intervista.

Ringrazio Parisi perché mi ha riacceso l'entusiasmo per Coltrane, che sto riascoltando in questi giorni in ogni disco che mi capita di reperire. Il suono come forma, la forma come essenza.

Che vorrei

La serata dedicata a De Andre' tenutasi al Mi Cantino di Monza e alla quale ho partecipato con Gaetano Ievolella e Stefano Chiodini è stata organizzata dalla rivista online Che Vorrei.
Non la trovate su carta ma su etere. Il che non dovrebbe darle meno credibilità. In fondo anche LoSpazioBianco.it con il quale collaboro da anni esiste solo online ed è una delle riviste di critica sul fumetto più importante d'Italia. Leggetela e fatevi un'idea da soli.

Qui trovate un resoconto completo della serata a De Andre', e i video (quasi) completi della nostra performance: prima parte; seconda parte.
A riascoltare il nostro lavoro penso a due cose: intensità e sbavature. Cercheremo di mantenere la prima eliminando le seconde.
Sempre che l'esperimento si ripeta.

venerdì 6 marzo 2009

Terrorismo

Piedi in pace

Traslucido

Counseling

Binario morto



Lo progetta e lo costruisce lui tutto da solo
e ha pure il coraggio di lamentarsi:
"Ma perchè non si chiudono i binari!!!"

Improvvisi

La serata a De Andre' è stata.
Passando dal piano alla fisarmonica allo djembè alla voce, intromettendomi sulle parole recitate da Gae e sostenuto da sax e flauto di Stefano, mi sono goduto un percorso di improvvisazione strutturato. L'idea è piaciuta. Ci lavoreremo su.
La prima volta è sempre speciale. A volte fa un po' male. In questo caso il movimento del respiro è stato leggero e felice.

Ora un po' di foto.


In attesa...



La serata inizia sfocata e mossa e luminosa...



Si fa improvvisamente chiara (soprattutto per Gae)...



Che cela abilmente le sue emozioni (fare imperturbabile da Co.Ge.)...



Ci sono musicisti veri presunti e appassionati...


E occhi rossi di collirio armonico...



Quel che resta è un'ombra sul palco...




mercoledì 4 marzo 2009

All'asta


A New York si vendono all'asta alcuni oggetti personali di Ghandi: i famosi occhiali, i sandali, la campana tibetana. Si dice che il prezzo di base della campana non comprenda i suoni armonici prodotti in anni di contemplazione. L'India è stranamente contraria alla vendita.


Un uomo sale sulla croce posta sul tetto di una chiesa a Los Angeles e si spoglia completamente nudo. Il colore brunito di sole del suo corpo contrasta con il candore archittettonico della bianca croce. Calpestata dalla mancanza di pudore, l'elite ecclesiastica del luogo protesta. La polizia interviene per risolvere l'episodio. Sembra che l'avventore avesse confuso la croce per un traliccio e si credesse un uccello.



In volo, un altro corpo (semi)nudo scandalizza l'Australia. L'immagine di un'avvenente modella in bikini si sviluppa su tutta l'affusolata sagoma fallica di un boeing 737-700. All'interno, i passeggeri scandalizzati cercano di dimenticare l'involucro dentro il quale volano guardando sui propri monitor il recente Basic Instint 3, dove vengono raccontati i delitti adolescenziali di una ringiovanita (chirurgicamente) Sharon Stone.

Il prete don Giulio Tam, negazionista, sostiene che nei forni di Aushwitz si cuocesse il miglior pane dell'Europa Centrale. Durante una sfilata a Bergamo insieme a Forza Nuova, ricorda che la compassione, l'uguaglianza e la solidarietà erano al centro delle azioni politiche di Mussolini.


Il governo Berlusconi stabilisce che la parità tra sessi, ormai un fatto acquisito in tutti i campi, richiede infine l'adeguamento dell'età pensionabile: 65 anni per le donne dell'impiego pubblico. Ieri mattina, un'abile insegnante prossima ai 60 anni valutava i cambiamenti nelle sue prospettive di vita.


Mutuo con spread ridotto e cumulo dei premi per le coppie omosessuali dalla banca Bhw Bausparkasse. Quando si dice allargare il mercato.



L'insalata di finocchi, arance e semi di girasole è una specialità siciliana che soffre del paradosso stagionale: sarebbe ottima in estate per la sua freschezza dissetante. D'altra parte le arance in agosto sono immangiabili.

Una fisarmonica e un flauto traverso suonano musica informale per accompagnare un testo di De Andrè dal titolo Caleidoscopio. Si pone la domanda: un testo senza musica è una canzone? Una canzone senza melodia è un testo? Poeti, cretini o cantautori?
notizie e immagini pescate dalla rete

lunedì 2 marzo 2009

Spiaggiate


Circa 200 balene di piccole dimensioni si perdono e si abbandonano spiaggiate sulle coste australiane. 140 di esse sono già morte. Non si conoscono le cause di tale suicidio di massa.


Paris Wilton è una nuova (!?) pornostar italiana che assomiglierebbe a Paris Hilton, la quale assomiglia terribilmente a una pornostar. Non si conoscono le cause di tale commedia.


Sean Connery è accusato di strozzinaggio. Nessuna sorpresa, è irlandese. Certo, sarebbe importante capire perché un miliardario dovrebbe comportarsi in questo modo. Ma a nessuna banca si pone la stessa domanda. Non si conoscono le cause di tale comportamento sociale.



Il p.i.l. italiano cala più del previsto. Non ci sono problemi. Dopo ogni crisi si risale. Chi ha le spalle larghe sopravvive, gli altri saranno un fastidio culturale e contestuale. Non si (ri)conoscono le cause di una crisi che è speculativa e di sistema.





John Coltrane era una persona mite. Ha sconvolto il concetto stesso di musica afro-americana senza avere l'indole e la volontà di assurgere a simbolo di rottura. Le sue improvvisazioni degli anni '60 erano tanto violente quanto il suo fare era gentile e calmo. La sua rivoluzione era guidata esclusivamente dalla ricerca tecnica e teorica sul suono e gli intervalli. Morto per un tumore allo stomaco a 40 anni, avrebbe avuto molto altro da raccontare. Come tanti della sua generazione, era un reduce della dipendenza da eroina. La sostituì con l'ossessione per la sua ricerca artistica. Non si conoscono le cause di tale patologia psicologica.




In una vecchia intervista, Fabrizio De Andre' dichiarò di non avere la faccia giusta per la sua musica e che non si sarebbe mai esibito dal vivo per questa ragione. Durante l'ultima turnee concerto, prima della sua morte, suonava metà della sua famiglia, il figlio, la figlia e i suoi fratelli musicisti di una vita, tra i quali Stefano Cerri. Stefano e Fabrizio non sono più. Il resto della famiglia prosegue ognuno per la propria strada, cercando ogni possibile occasione per riunirsi e suonare quelle canzoni meravigliose. Sono passati dieci anni. Non si conoscono le cause che portano alla morte, ma si comprendono i motivi che portano alla condivisione e alla danza.
notizie e immagini pescate dalla rete
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