martedì 10 febbraio 2009

Allevi chi?

In un recente post sulla critica e il fumetto, in un passaggio, Harry Naybors parla male di Giovanni Allevi (e di Ramazzotti ma questo è più comune).
Scopro solidarietà da diversi amici e, soprattutto, che persone ben più illustri di Harry si sono espresse su di lui.
Riporto un recente scambio che trovo di estrema chiarezza e lucidità.

Uto Ughi (il più importante violinista italiano vivente) dice:

«Che spettacolo desolante! Vedere le massime autorità dello Stato osannare questo modestissimo musicista. Il più ridicolo era l’onorevole Fini, mancava poco si buttasse in ginocchio davanti al divo». Uto Ughi non ha troppo apprezzato il concerto natalizio promosso dal Senato della Repubblica che ha avuto come protagonista il pianista Giovanni Allevi. Il nostro violinista lo ha ascoltato - «fino alla fine, incredulo» - dalla sua casa di Busto Arsizio e ne è rimasto «offeso come musicista. Pianista? Ma lui si crede anche compositore, filosofo, poeta, scrittore. La cosa che più mi dà fastidio è l’investimento mediatico che è stato fatto su un interprete mai originale e privo del tutto di umiltà. Il suo successo è il termometro perfetto della situazione del Nostro Paese: prevalgono sempre le apparenze».

Enrico Rava (il più celebre trombettista jazz italiano), intervistato recentemente sulla questione:

- Che ne pensa del giudizio di Uto Ughi su Allevi?
- Allevi? Non commento... è come sparare sulla croce rossa.

Amen.

Un grazie speciale alle invenzioni di Neri Marcorè.

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